Maddalena Migani, 36 anni, è una giovane mamma di due bambine affetta da una grave malattia, la sclerosi multipla, che le procura ogni giorno dolori e malesseri, che però riesce in parte ad alleviare se riesce a procurarsi un pò di cannabis. Per questo motivo ha lanciato una petizione online sul sito Change.Org per chiedere al governo italiano di legalizzare la cannabis a scopo terapeutico, e di poterla quindi acquistare in farmacia. La donna ha spiegato: “Non sopporto il cortisone e per me l’unica alternativa è la cannabis. Quando la prendo sto meglio, sono più serena, riesco a dormire e i dolori sono più leggeri. Tutto diventa più facile”.
Altri malati hanno intrapreso prima di lei la battaglia per la liberalizzazione della cannabis a scopo terapeutico, come Lucia Spiri, 32 anni, affetta da Sla, di Racale, in provincia di Lecce, che ha fondato il primo “Cannabis social club d’Italia”, assieme ad Andrea Triscuoglio, affetto dalla stessa malattia. Maddalena ha scoperto quasi casualmente che la mariuana poteva farla stare meglio: “Una mia amica mi ha girato via email delle notizie. A quel punto ho chiesto un parere al mio medico e al mio neurologo, ma mi hanno risposto con sorrisi di comprensione, cambiando argomento” ha spiegato.
La donna, però, non riusciva a fumare la cannabis, pochè le provocava giramenti di testa, così ha cercato di assumerla in altro modo: “L’ho mangiata, l’ho messa sotto la lingua, come un prodotto omeopatico, e i risultati sono arrivati”. Per via della sua malattia, che ha scoperto otto anni fa, Maddalena ha dovuto lasciare il lavoro, ed è disabile al 75%. Vi sono comunque altri pazienti nelle sue condizioni che dicono di trarre giovamento dal consumo di cannabis, ma non ci sono ancora sufficienti ricerche scientifiche che provino l’efficacia dell’uso terapeutico della mariuana. Inoltre, nei medicinali a base di mariuana non sono necessariamente presenti le sostanze con effetti psicotropi.
Per i pazienti affetti da sclerosi multipla, l’unico farmaco a base di cannabis indicato è il Sativex, che però la donna non può assumere: “Riesco a provare sollievo solo con la cannabis e il mio sogno sarebbe quello di poterla comprare in farmacia” ha spiegato Maddalena. Giusto qualche giorno fa, il Pd ha presentato un ddl sull’uso terapeutico della cannabis, per rendere più facile per i pazienti poter ricorrere a farmaci a base di cannabinoidi. Esistono altri farmaci a base di mariuana oltre al sativex, che vengono usati per altre malattie, come il glaucoma o l’Aids, o per attenuare la nausea durante la chemioterapia. In Italia, l’uso terapeutico della mariuana è stato autorizzato finora in Toscana, Veneto e Liguria, e da pochi giorni anche in Puglia.