In un periodo in cui molti social network stanno avendo delle vere e proprie rivoluzioni al loro interno, partendo da Twitter con l’acquisizione da parte di Elon Musk e tutte le polemiche legate all’abbonamento per avere l’ormai iconica spunta blu e passando per Meta di Mark Zuckerberg – la società che controlla due colossi come WhatsApp e Facebook – che sta andando incontro al più grande licenziamento di massa della sua storia, ben il 10% della sua forza lavoro attuale, c’è un social che va in controtendenza mostrando invece un’ottima crescita e un sempre maggiore interesse da parte dell’utenza: Twitch.
Poker e Twitch
Fin dagli albori di Twitch il poker è stato ben presente, già nel 2011 infatti Jeff Gross – un giocatore professionista – ha lanciato il primo streaming di questo sport. Undici anni dopo grazie alla presenza di canali come quello di Lex Veldhuis che conta quasi trecentomila follower e alla crescita costante della presenza e del seguito del gioco di carte sul canale di proprietà di Amazon si è arrivati a chiedersi quanto ormai si tratti ancora uno sport tradizionale e quanto invece sia diventato un eSport a tutti gli effetti, domanda resa ancora più attuale dallo sbarco su Twitch con canali dedicati anche di grandi realtà del settore come PokerStars. Sicuramente la presenza dello sport su uno dei social network preferiti dalle fasce d’età 18 – 34 anni ha permesso di fare cadere alcuni stereotipi che inseguivano il poker investendolo di una nuova popolarità in fasce d’età che sembravano nei primi due decenni del ventunesimo secolo poco ricettive nei confronti della disciplina, un successo non di poco conto per la piattaforma viola.
L’opinione dei giocatori sul giocare e streammare
Giocare e streammare insieme su Twitch nell’opinione degli stessi giocatori non è la migliore condizione in cui praticare il gioco d’abilità, nonostante la possibilità di un confronto continuo e della messa in discussione delle proprie conoscenze e abilità i professionisti ritengono che l’attenzione da dovere dedicare alla chat, alla spiegazione delle mosse e in generale le distrazioni continue relative a non potersi concentrare completamente all’attività ludica portano a una diminuzione della qualità della prestazione di anche oltre il 40% rispetto a una realtà di gioco ottimale. Nonostante questo però per i content creator il gioco vale comunque la candela: l’attività di streaming su Twitch è riuscita a diventare per molti un importante fonte di reddito parallela ai tornei e permette di mantenere alta l’attenzione del pubblico verso il settore del poker, andando a formare un circolo virtuoso per l’intero settore e non solo i giocatori stessi.
Il ban in Slovacchia
Non sempre tutto va liscio per i pokeristi su Twitch, ogni Stato ha infatti una sua legislazione con la quale la piattaforma e gli utenti devono interfacciarsi ogni volta che mettono in onda uno show. Nel giugno 2021 infatti in Slovacchia tutta la piattaforma venne bannata per un po’ di tempo a causa di una live in cui il content creator dDandis si mostrava intento a giocare a e-poker, cosa che fece partire un’ordinanza da parte del tribunale per bloccare l’intero sito.
Twitch, il poker e le Slot
Negli ultimi due anni si era vista una vera e propria esplosione su Twitch di canali a proposito di scommesse e in particolare di slot machine al punto da richiedere un intervento da parte della piattaforma: dal 18 di ottobre 2022 su Twitch è stato infatti vietato lo streaming di slot, roulette e giochi di dadi che non sono autorizzato negli Stati Uniti e in altre giurisdizioni. Rimangono fuori da questa legislazione – giustamente – due macrosettori: le scommesse sportive e il poker.
Le scommesse sportive in quanto considerate analisi delle prestazioni e degli andamenti di squadre e giocatori e il poker, considerato gioco d’abilità come è nella realtà delle cose: sì sicuramente il caso è una componente del celebre gioco di carte ma non la principale dove a fare la differenza sono le capacità dei giocatori al tavolo e la loro psicologica, più che la semplice e sola fortuna.