Il premier Enrico Letta è intervenuto ieri a Caorle, alla festa di Scelta Civica, ed ha sottolineato la necessità di fare le riforme istituzionali: “In Italia c’è troppo conservatorismo istituzionale. Non stiamo sfasciando la Costituzione, la stiamo ammodernando” ha spiegato, replicando soprattutto ai grillini, che erano saliti sul tetto di Montecitorio per protestare contro le modifiche alla Costituzione. Per il premier, “La Costituzione italiana è la più bella del mondo, ma solo nella prima parte. Perchè nella seconda, quando prevede due Camere che hanno le stesse funzioni, e per di ppiù con una legge elettorale che prevede due maggioranze diverse non è logica: il bicameralismo perfetto è una follia“.
Letta ha poi ammonito: “La maggioranza non sia un campo di battaglia”, perchè così “non si va da nessuna parte”, e ha esortato: “Non dobbiamo vergognarci di quello che stiamo facendo” come coalizione e come governo, “stiamo lavorando per il cambiamento del Paese con una modalità, un’intensità, una forza secondo me straordinariamente interessante e utile e dai risultati possibili e potenzialmente rivoluzionari per l’Italia“, a condizione, però, che si voglia realmente cambiare l’Italia “perchè c’è anche chi non la vuole cambiare“. Per il premier, è importante adesso cambiare la legge elettorale, perchè, ha affermato, non vuole “essere quello che rimane a Palazzo Chigi solo perchè non si può votare. Perchè con questa legge elettorale nessuno rivincerebbe e quindi si sarebbe obbligati alle larghe intese”.
Letta ha poi parlato dei provvedimenti che il governo intende varare, come la riforma del finanziamento pubblico ai partiti, che, ha detto, “è fondamentale per dare trasparenza al rapporto tra la politica e i cittadini”, e quindi ha auspicato che a tal fine “la settimana prossima un passaggio importante avvenga alla Camera”. Per il presidente del Consiglio, inoltre,”la legge di stabilità è essenziale per riprendere sintonia per il Paese“, è “essenziale” detassare il lavoro, cosi come intervenire sul cuneo fiscale, ed ha inoltre annunciato che il governo “sarà vicino ai lavoratori degli stabilimenti della Riva acciaio dopo che le vicende di questi giorni hanno portato al blocco degli stabilimenti“. Il premier ha inoltre rivendicato l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e l’introduzione, al posto di questa, della “service tax“, spiegando: “Il punto di accordo che stiamo trovando sulla service tax, che dovrà essere progressiva, equa, con attenzione al tema delle famiglie numerose, sarà un intervento delicato che non sfascerà i conti pubblici”.
Quanto alla crisi economica, infine, per Letta “la ripresa c’è, è qui“, ma bisogna “andarla a prendere, afferrarla”. Il premier ha inoltre replicato alle frecciate di Matteo Renzi, che pochi giorni fa, intervenendo alla trasmissione “Porta a Porta”, lo aveva definito attaccato alla sedia: “Se c’è una cosa che detesto è la politica fatta a battute che invece, in questo momento, trionfa” ha affermato.Intanto, sulla questione della decadenza di Berlusconi, il gruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama ha sfidato gli altri partiti a cambiare il regolamento del Senato e abolire il voto segreto, per evitare che vi possano essere “franchi tiratori” che salvino il Cavaliere quando la questione, dopo la Giunta, arriverà in aula.
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