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Leghista Polledri: “Meglio una figlia gay che un genero marocchino”

Leghista Polledri: “Meglio una figlia gay che un genero marocchino”

Ancora una volta asserzioni scioccanti e spregiative quelle rivolte da esponenti della Lega al programma radiofonico “La Zanzara” su Radio 24. Questo è stato il turno del parlamentare leghista, Massimo Polledri, psichiatra, che ospite del programma ha dichiarato:

Se i miei figli fossero gay non sarei contento sarebbe come se mia figlia mi dicesse ‘mi faccio suora‘ o ‘mi sposo con un marocchino‘. Anzi, questo sarebbe uno dei peggiori casi che possano capitare. L’omosessualità è una condizione di infelicità che può essere reversibile. È una situazione di identità sessuale distonica. Non è una malattia ma in quella situazione si può stare male e qualcuno si rivolge a uno psicologo: tre su dieci poi sono stati meglio, ne traggono beneficio.

Pronte sono giunte le reazione del mondo gay. Il portavoce del Gay Center Fabrizio Marrazzo, ha così commentato le asserzioni del leghista:

Quelle di Polledri sono parole non degne di chi dovrebbe stare in Parlamento a spese dei contribuenti italiani compresi gli omosessuali, che a suo dire dovrebbero andare dallo psicologo. A Roberto Maroni e anche ai due neo segretari Salvini e Tosi chiediamo di intervenire e di dire se questa è la Lega 2.0 o se prendono le distanze da questo tipo di dichiarazioni.

Reazioni da parte anche del Pd, con il deputato Giacomo Portas che ha affermato:

Che nel terzo millennio ci siano ancora persone che la pensano come Polledri e’ la testimonianza di come la scuola italiana abbia fallito. Se tutti i leghisti la pensassero come Polledri, e non credo, dovremmo parlare di subcultura razzista che fa leva sull’oscurantismo, sulla paura del diverso e su una crassa ignoranza.

A dire la sua è intervenuto anche Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, il qualche ha asserito che avere la capacità di insultare contemporaneamente le donne marocchine e i gay meriterebbe come premio la radiazione immediata dalla Lega Nord. Tra l’altro, lo stesso Mancuso ricorda che fu proprio Roberto Maroni, quando era ministro degli Interni, ad avere dato il via all’Oscad, organizzazione interforze che combatte attivamente ogni forma di discriminazione sociale, con grande attenzione nei confronti dell’estrema omofobia.

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