Era solo questione di tempo, e le politiche UE lo avevano di fatto predetto: le automobili ibride hanno conquistato una grossa fetta di mercato in Europa, al punto da raggiungere il numero di vendite delle auto diesel. Con la missione europea di un pianeta senza emissioni nocive di CO2, questo tassello appare molto importante per il futuro completamento del puzzle, sebbene vi siano degli studi in corso sulla loro effettiva sostenibilità. Vediamo quindi di approfondire i dati e di scoprire quali sono le preoccupazioni in merito alle automobili ibride.
Numeri e panoramica sulla diffusione delle auto ibride in Europa
Il settore delle auto ibride ha messo a segno un colpo clamoroso: un aumento delle immatricolazioni pari al 60%, che ha consentito a questi modelli di conquistare una fetta pari al 20% del mercato automotive nel suo complesso. Con quasi 2 milioni di vetture vendute, il comparto delle ibride è riuscito a raggiungere il numero delle auto diesel, che a loro volta hanno dovuto registrare un crollo verticale, superiore al -30%. In altre parole, in Europa oggi le vetture ad alimentazione ibrida spopolano, soprattutto se si parla delle ibride plugin, autrici di un record di vendite strepitoso (+70%, con oltre 800 mila unità).
Le vendite di auto ibride sono aumentate sia nel mercato dei veicoli nuovi, sia in quello dell’usato, che è facilitato dagli annunci presenti sul web. Nel caso in cui si fosse in cerca di una vettura usata ibrida, infatti, è sempre possibile dare un’occhiata ad alcune piattaforme online dove si può cercare un’auto a Roma di seconda mano. Naturalmente anche i veicoli elettrici godono di ottima salute e proseguono la propria espansione in Europa. In tal caso si parla di un aumento delle immatricolazioni superiore al 63%, con una quota di mercato del 9%. Il loro successo è stato il mix di diversi fattori, fra cui bisogna citare anche la convenienza degli incentivi concessi per l’acquisto di queste automobili. Ritornando alle ibride, però, vanno segnalati dei dubbi mossi da parte dell’UE, che approfondiremo nel prossimo paragrafo.
Le preoccupazioni riguardo le emissioni delle automobili ibride
L’UE potrebbe ha qualche perplessità sulla sostenibilità effettiva delle auto ibride, come fatto in passato con quelle diesel. Ci sono infatti dei dubbi mossi da alcuni esperti che avrebbero valutato scorretti gli studi precedentemente effettuati sul ciclo WLTP. In sintesi, il timore dell’UE è il seguente: a conti fatti, le auto ibride potrebbero inquinare quattro volte di più rispetto a quel che si pensava. Dal 2025 verranno istituiti dei test, il cui scopo sarà far luce sulla verità, ma dal 1° gennaio 2021 le auto ibride di nuova generazione devono già tener conto di un nuovo fattore introdotto per limitare le emissioni.