3. Dock Ellis e il No-Hit realizzato sotto effetto di acidi.
Dock Ellis fu il miglior lanciatore dei Pittsburgh Pirates nella stagione 1971 quando i “Bucs” vinsero le World Series. Parliamo di Baseball. Ellis era un personaggio controverso: sì divertente, ma anche rissoso e attaccabrighe. Tuttavia, la vicenda che rese famoso il lanciatore, fu la no-hit realizzata sotto l’effetto dell’LSD. Nel mese di giugno 1970, i Pittsburgh Pirates affrontarono una serie di partite a San Diego.
Giunto all’aeroporto, Ellis noleggiò una macchina per andare a Los Angeles a trovare la sua ragazza Mitzie e il suo amico d’infanzia Al Rambo. Da qui conversazioni e scambi di marijuana e anfetamine. Ellis si svegliò il giorno dopo mezzogiorno e nella convinzione di avere un giorno di libertà, assunse un acido chiamato “Purple Haze”. In realtà avrebbe dovuto lanciare quella stessa sera. quando in realtà avrebbe dovuto lanciare a San Diego la sera stessa. La ragazza così lo avvisò che aveva solo 4 ore di tempo per riprendersi (la partita era prevista alle 18:05).
Alle 17, nello spogliatoio, rendendosi conto che l’effetto dell’acido non sarebbe sparito in maniera repentina, prese dalle 4 alle 8 pastiglie di anfetamina. Quando entrò in campo, una sua vecchia conoscenza gli diede della benzedrina. Queste le sue dichiarazioni dopo la gara:
Ricordo soltanto dei pezzi di partita. Ero psicotico e avevo una sensazione di euforia. Delle volte non vedevo il catcher, delle volte non vedevo il battitore. Ricordo di averne colpiti un paio e di aver avuto le basi piene. La pallina era talvolta piccola, talvolta molto grande. Ebbi la pazza idea che Richard Nixon era l’arbitro di casa base, una volta pensai di lanciare a Jimi Hendrix che faceva lo swing con la chitarra. Mi dissero anche che ebbi 3 o 4 opportunità di fare eliminazioni in diamante: ricordo che dopo un bunt mi tuffai di lato pensando che fosse un line-drive!
Il risultato fu che, il 12 giugno del 1970 al “Jack Murphy Stadium” di San Diego, Dock Ellis fu l’autore della no-hit più incredibile della storia (il termine no-hitter designa la prestazione di un solo lanciatore, rappresentando uno dei momenti attraverso il quale si raggiunge il perfect game).