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L’aspirina previene il cancro alla pelle. I risultati di uno studio

L’aspirina previene il cancro alla pelle. I risultati di uno studio

Un nuovo, ma in fondo sempre presente rimedio nelle nostre case, può aiutare a proteggere dal tumore alla pelle, riducendone il rischio. Non solo filtri protettivi, ma anche l’assunzione regolare di farmaci antalgici come l’aspirina può contribuire al fine. Potrebbe trattarsi della rivincita dei FANS (Farmaci Antiossidanti Non Steroidei) che sono stati accusati di produrre effetti indesiderati come gastralgie e ulcere, ma che sono stati considerati nella prevenzione di ictus, infarti e anche per il morbo di Parkinson.

Si aggiunge oggi anche un effetto preventivo nei confronti del tumore alla pelle. Questo perlomeno è quello che emerge da uno studio condotto dai ricercatori danesi dell’Aarhus University Hospital e pubblicato sulla rivista Cancer.

La dottoressa Sigrún Alba Jóhannesdóttir, principale autrice dello studio, insieme ai colleghi dell’AUH ha deciso di valutare gli effetti dei farmaci FANS nei confronti di tre noti tipi di cancro della pelle: il carcinoma basocellulare, il carcinoma a cellule squamose e il melanoma maligno. Quest’ultimo sembra essere il più difficile da trattare rivelandosi in molti casi mortale.

Gli scienziati, per determinare se e come l’assunzione dei farmaci fosse collegata a un minore rischio, hanno analizzato le cartelle cliniche compilate negli anni che intercorrevano dal 1991 al 2009 nel nord della Danimarca, rilevando 1.974 casi di carcinoma a cellule squamose, 3.242 diagnosi di melanoma maligno e 13.316 diagnosi di carcinoma a cellule basali. I dati rilevati e le prescrizioni mediche sono poi stati confrontati con le informazioni ricavate da oltre 178mila persone senza diagnosi cancro della pelle.

I risultati hanno messo in evidenza le esistenti differenze nel rischio di sviluppare le diverse forme di cancro in base all’assunzione o meno dei FANS. Precisamente gli autori hanno scoperto che a chi era stato prescritto l’uso di due farmaci FANS aveva un rischio di carcinoma a cellule squamose ridotto del 15%, così come il 13% in meno di possibilità di rischio di sviluppare il melanoma maligno, rispetto a coloro che avevano una sola o nessuna prescrizione medica. Sembra poi che Il maggiore effetto anticancro fosse collegato ad un’assunzione regolare dei farmaci per almeno 7 anni.

“Data l’alta incidenza del cancro della pelle e l’ampio uso di FANS, un effetto preventivo di questi farmaci può avere importanti implicazioni per la salute. Ci auguriamo che il potenziale effetto dei FANS nella protezione dal cancro ispirerà più ricerca sulla prevenzione del cancro della pelle. Inoltre, questo potenziale effetto protettivo del cancro dovrebbe essere preso in considerazione quando si parla di benefici e rischi derivanti dall’uso dei FANS” ha commentato la dottoressa Jóhannesdóttir.

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