Davvero una brutta avventura quella vissuta da un gruppo di 9 tifosi nord-africani arrivati sabato sera allo stadio Olimpico di Roma per assistere alla partita Lazio-Inter. Tifosi della squadra della Capitale, all’uscita dallo stadio sono stati pestati da un altro gruppo di ultras al grido di “duce! duce!” e “pestiamo i negri”. La loro colpa? Quella di aver esposto la bandiera della loro nazione, la Libia. Evidentemente, ai 9 africani è sembrato del tutto lecito e normale portare allo stadio un paio di bandiere del loro Paese in modo da poterle esporre.
Come raccontato dal sito dell‘International Business Times, una prima bandiera è stata sequestrata prima dell’ingresso allo Stadio. Una seconda bandiera, invece, è riuscita ad eludere finendo col diventare poi l’oggetto della discordia. Tre steward che erano al momento presenti in quel settore dello stadio, sono riusciti a portare in salvo uno dei due nordafricani inseguiti dai belligeranti tifosi razzisti con calci, pugni e spintoni che volavano via dinanzi alle famiglie ai bambini che cominciavano a piangere.
Come riporta IB Times, mentre gli steward hanno accompagnato fuori il primo dei due tifosi aggrediti e quattro suoi amici che erano giunti a soccorrerlo, altra violenza si è indirizzata verso un altro tifoso di colore pestato selvaggiamente tra la folla, tanto che una ragazza si è spaventata ed è corsa per chiedere l’intervento di altri steward e delle forze dell’ordine, che son tornati per salvare il secondo tifoso, raggiunto da altri 4 suoi connazionali che si erano nascosti in un bagno.
Non si sa se i tifosi laziali autori del pestaggio siano stati inquadrati dalle telecamere dello stadio, in quanto all’uscita nessuno è stato fermato. Sebbene i commenti alla fine della partita fossero discordanti nel pubblico presente allo stadio (da un lato persone impaurite, dall’altro sostenitori del gesto razzista), la colpa dei tifosi nord-africani della Lazio sembra davvero solo quella di aver esposto la bandiera della loro Nazione.