La rivolta sta andando oltre ogni aspettativa. La protesta degli autotrasportatori sta realmente paralizzando gran parte degli svincoli autostradali italiani. I punti maggiormente colpiti dal disagio si riscontrano in Campania, Piemonte, Abruzzo e Lombardia.
Se in Sicilia, la protesta indetta dal “Movimento dei Forconi” sta viaggiando su toni meno duri, in attesa dell’incontro previsto mercoledì tra il governatore della Regione Lombardo e il premier Monti, nel resto del paese la rivolta degli autotrasportatori sta assumendo davvero proporzioni che non si attendevano. Numerosi Tir stanno bloccando le uscite autostradali di Caserta Sud, Capua e Santa Maria Capua Vetere, coaudiuvati da esponenti dei centri sociali sia del casertano che del napoletano. Gli autotrasportatori si dichiarano aderenti al “Movimento dei Forconi”.
Grandi disagi soprattutto in Campania, dove si inizia a temere addirittura per i beni primari. Nei prossimi giorni, secondo quanto fa sapere l’Unione Panificatori Campani, esiste li seriori che non venga garantita la produzione di pane a ne capoluogo campano. La CIA, la Confederazione italiana agricoltori, ha diffuso un comunicato nel quale “lamenta che l’espandersi della protesta in tutt’Italia può davvero dare un colpo mortale al settore primario”. Inoltre, si registrano già lunghe fili ai distributori di benzina, poiché si sta espandendo a macchia d’olio la paura che il blocco dei tir possa rimanere a secco i benzinai.
La protesta, iniziata alle 24 di domenica sera andrà avanti fino a venerdì sera, sta destando non poco preoccupazioni in ambito istituzionale. Molto duro innanzitutto Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi: “I blocchi causati dalla protesta degli autotrasportatori sono inaccettabili“. Inoltre ha comunicato che avvierà “un procedimento per valutare le sanzioni da irrogare a chiunque stia violando la legge e danneggiando i cittadini”.
Grande interesse e preoccupazione sono stai manifestati dal Ministro dell’Interno Rosanna Cancellieri: “La protesta è seguita con molta attenzione dal governo «perché nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso. Non saranno tollerati blocchi stradali; fin dove si può useremo tolleranze e dialogo, però bisogna anche tenere presenti i diritti dei cittadini”.