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Rivolta dei “Forconi”: la protesta prosegue in Sicilia e potrebbe arrivare a Roma

Rivolta dei “Forconi”: la protesta prosegue in Sicilia e potrebbe arrivare a Roma

Siamo al quarto giorno di protesta, della settimana complessiva prevista dagli organizzatori. La Sicilia continua ad essere bloccata. La rivolta proclamata dal movimento “Forza d’urto”, che raccoglie sotto la sua sigla i camionisti aderenti all’Associazione imprese d’autotrasportatori siciliani, agricoltori  e pescatori riuniti nel “Movimento dei forconi”, sta vedendo un adesione sempre più massiccia.

La situazione nell’isola sta diventando quasi surreale. Gli autotrasportatori, gli agricoltori e i pescatori stanno presidiando strade e tangenziali, in modo tale da rallentare la circolazione stradale per distribuire i volantini di protesta.  Vengono impediti i rifornimenti ai grandi magazzini, industrie, distributori di benzina. Inoltre domani si uniranno alla protesta anche gli studenti.

La maggior parte dei distributori sono chiusi, e nei pochi rimasti aperti ci sono code lunghissime. I commercianti hanno abbassato le saracinesche dei bar a Priolo. Addirittura a Siracusa, la Prefettura per ovviare all’emergenza sta disponendo delle scorte stipate in autobotti per rifornire le ambulanze, le auto delle forze dell’ordine e i vari mezzi dell’aeroporto Fontanarossa.

Ma l’iniziativa di protesta sembra allargarsi a macchia d’olio. Infatti, oltre quella degli studenti, già si prospetta l’adesione dei cassintegrati e dei tantissimi disoccupati palermitani. Inoltre, fonti vicine al Ministero dell’Intero temono che ci possa essere un mescolamento delle fasce precarie con quelle dei disoccupati. Anche la possibile “collaborazione” tra  tassisti e metalmeccanici, viene vista con molta preoccupazione.

Ecco la dichiarazione di Martino Morsello, 57 anni, leader del Movimento dei Forconi: “Noi siamo apartitici. Siamo un movimento di lavoratori dell’agricoltura, del commercio e dell’artigianato, formatosi per avere più forza per colloquiare con le istituzioni e avere risposte a legittime richieste. Siamo contro il sistema politico-burocratico che si autogestisce per creare clientelismo e soddisfare le proprie esigenze di autoperpetuazione.

Stando alle ultime notizie, dovrebbe esserci a breve un incontro tra Raffaele Lombardo, il Presidente della Regione, i nove prefetti dell’isola, come rappresentanti delle istituzioni, e i rappresentanti dell’Aias, del “Movimento dei Forconi” e dei pescatori.

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