Sono stati trovati morti nudi, l’uno sull’altra, all’interno di una Mercedes ferma nel garage del padre dell’uomo, a Torpignattara (Roma). Parliamo di una coppia di fidanzati ritrovati senza vita, dal padre di lui, intorno alle 14 di ieri. Lui, un ingegnere 31enne, romano, che lavorava in una ditta privata, una studentessa albanese con la cittadinanza italiana di 26 anni, lei. Secondo le prime ricostruzioni della Polizia, i due giovani sarebbero morti a causa del monossido di carbonio, che li avrebbe lentamente storditi sino a lasciarli senza scampo.
L’ipotesi più accreditata sembra essere quella per la quale i due piccioncini, a causa del freddo, abbiano iniziato ad amoreggiare lasciando acceso il motore della macchina. Non essendoci sui corpi dei giovani alcun segno di violenza o di ecchimosi, l’ipotesi più accreditata sembra pertanto quella dell’incidente. Considerando, inoltre, che la coppia stava insieme da pochi mesi e che il rapporto d’amore era sereno e senza litigi, i primi sopralluoghi hanno anche scartato l’ipotesi del suicidio.
“Il monossido di carbonio è molto subdolo. Ce se ne accorge solo quando stai svenendo”, ha riferito il dirigente del commissariato Porta Maggiore, Di Sabato. Il padre del giovane ingegnere è molto provato. Viveva con il figlio a Torpignattara. La tragedia ha avuto luogo in via Savorgnan, in un garage che però non era di pertinenza dell’abitazione di famiglia.