Il quotidiano “Milano Finanza” ha dato notizia del mancato decreto del ministero dell’Economia – atteso per la fine di maggio – sulla questione del pagamento dell’IMU da parte della Chiesa e così, ancora un volta, dall’1 gennaio del 2013, la Chiesa continuerà a non pagare l’IMU e ad essere esonerata da una tassa che, invece, dovrebbe pagare come tutti. Stessa storia anche per i partiti, i sindacati e le associazioni.
“Nessuna proroga all’imposta, il decreto arriverà a breve e, poi, dovrà passare l’esame del Consiglio di Stato. Il ritardo si deve all’esame complesso della materia, ma questo non pregiudica la corretta applicazione della norma, anche perché la scadenza della prima rata è il 16 giugno 2013“.
Hanno precisato dal Ministero per giustificare la questione. Peccato, però, che secondo l’articolo 91 bis del Cresci-Italia – come spiega Repubblica – l’esenzione all’IMU “si applica in proporzione all’utilizzazione non commerciale dell’immobile, quale risulta da apposita dichiarazione“; dichiarazione che va presentata entro il 2012 per poter pagare nel 2013.
Inoltre, il decreto serve a precisare in che circostanze enti cattolici – come scuole ed ospedali, ad esempio – possono continuare a considerarsi esclusi dal pagamento dell’IMU e quanto, invece, dovrebbero pagare le strutture difficilmente collocabili sul fronte commerciale o meno dell’attività.