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Italo Bocchino (Fli) e le foto con la trans: un complotto?

Italo Bocchino (Fli) e le foto con la trans: un complotto?

Ieri sera la puntata di Presadiretta era dedicata alla cosiddetta “macchina del fango”, l’espressione divenuta di uso comune grazie a Roberto Saviano. Si parlava, dunque, di scheletri nell’armadio e ricatti. Un fotografo di gossip, intervistato da Alessandro Sortino, ha fatto una dichiarazione choc. Un politico italiano sarebbe stato visto entrare in un hotel con una ragazzina di 12 anni: il misfatto sarebbe avvenuto in Brasile. Fotografato dai paparazzi, il politico ha deciso di pagare 60mila euro purché il servizio non uscisse sui giornali. Di fatti, sui periodici, di questo presunto caso di pedofilia non c’è traccia.

Una vittima della “macchina del fango” è Italo Bocchino. Stando al racconto di Presadiretta, la trans Manila Gorio lo ha incontrato un paio di volte. Bocchino ha spiegato che la Gorio diceva di volerlo intervistare, ma che in realtà l’obiettivo era di fotografarli insieme per incastrarlo. Il parlamentare di centrodestra, sulla vicenda, è stato ascoltato anche dalla magistratura. Bocchino ha detto di avere effettivamente incontrato la trans per due volte – vicino a un hotel e a una stazione – ma che non c’è stato nulla più che una finta intervista.

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