È svolta in Irlanda: il 68% della popolazione ha votato sì al referendum per la liberalizzazione dell’aborto.
Un giorno storico per la cattolicissima Irlanda dove l’aborto è attualmente illegale: gli exit poll dell’Irish Times lasciano ben pochi dubbi ai risultati del referendum con il voto a favore della cancellazione dell’ottavo emendamento della Costituzione in base al quale sia la madre che il feto hanno “pari diritto alla vita”.
Un referendum che ha fatto discutere e che ha diviso un paese dalle forti radici cattoliche dove l’interruzione di gravidanza è possibile solo ed esclusivamente nei casi in cui la vita della madre sia in pericolo, ma non in caso di stupro e incesto. Gli exit poll dell’emittente nazionale Rte segnalano una percentuale che arriva addirittura al 69,4%, ma è veramente questione di poco: la svolta sembra essere dietro l’angolo accolta politicamente anche dal primo ministro Leo Varadkar, favorevole al “sì” che ha commentato “Sembra che abbiamo fatto la storia“.
I 6.500 seggi sono stati aperti alle 7 locali alle 22 e i risultati definitivi dopo gli exit poll sono attesi per il pomeriggio: in attesa del voto definitivo restano quasi confermate le intenzioni di voto con gli elettori ‘pro-choice’, soprattutto donne in città ed elettori nelle zone rurali a impronta antiabortista.
Confermate anche le differenze di genere e fra generazioni con gli anziani più favorevoli al no, i giovani verso il sì. Gli exit poll mostrano un elettorato favorevole al sì con l’87,6% della fascia dei 18-24enni per la liberalizzazione e il “no” che ha prevalso solo nella fascia degli ultra 65enni con il 58,7%.
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