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Hollande mette in guardia i suoi ministri da Twitter e Facebook

Hollande mette in guardia i suoi ministri da Twitter e Facebook

In occasione del primo Consiglio dei Ministri, il neopresidente francese Francois Hollande, memore delle numerose gaffes del precedente governo, fa un accorato appello ai suoi ministri, chiedendo massima attenzione nella gestione dei social network, soprattutto Twitter e Facebook, che tanti problemi avevano causato all’ormai ex presidente Sarkozy.

La gaffe più famosa e divertente è certamente quella dell’ex Ministro dell’Industria nonché responsabile per l’Economia digitale Eric Besson, il quale nell’ottobre 2011, reduce da  una riunione del Consiglio evidentemente impegnativa, twittò per errore un messaggio privato dal contenuto piccante, invitando a letto con sé i suoi 13.000 contatti. L’evento suscitò inevitabilmente l’ilarità del web e finì sulle pagine di tutti i giornali, soprattutto perché qualcuno aveva diffuso la voce che la moglie ventiquattrenne del ministro non possedeva alcun account sul social network.

A febbraio del 2012 il viceministro con delega alla Salute Nora Berra è invece incappata in una figuraccia nel pieno esercizio delle sue funzioni quando, animata dalle migliori intenzioni, ha pubblicato sul proprio blog una serie di raccomandazioni rivolte alle “persone più vulnerabili”, in particolare ai clochard, per affrontare al meglio l’ondata di gelo che stava investendo la Francia: fra i consigli ai senzatetto risaltava l’utilissimo invito a non uscire di casa.

Persino Sarkozy in persona non è riuscito ad arrivare alla fine del proprio mandato senza cascare anche lui nelle trappole di Twitter. Per raccogliere consensi sperando in una rielezione, l’ex presidente francese aveva creato un proprio account, ma non sapeva evidentemente di dover fare i conti con i numerosi fakes di utenti famosi. L’entourage del leader dell’UMP si è lasciato trarre in inganno da un falso Monti, così ha rilanciato il messaggio con cui il  premier fasullo annunciava l’appoggio del governo italiano alla ricandidatura di Sarkozy. Ci sono volute 24 ore prima che all’Eliseo venisse scoperto l’errore.

E’ dunque comprensibile che Hollande raccomandi oggi prudenza alla propria squadra, volendo troncare ogni segno di continuità col precedente governo.

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