Beppe Grillo torna ad attaccare il Pd, e questa volta prende di mira il sindaco di Firenze Matteo Renzi: “Renzi soffre di invidia penis. Vorrebbe essere come il M5s, ma deve accontentarsi di essere del pdmenoelle. Un trauma.” Così ha scritto Grillo sul suo blog, accusando Renzi di portare avanti temi in parte simili a quelli del Movimento 5 Stelle: “Renzi sente profondamente la mancanza di un programma elettorale del Pdmenoelle di egual valore al nostro. Per questo si considera intimamente inferiore. Questa situazione lo manda in bestia.” ha continuato il comico genovese, che ha definito inoltre il sindaco di Firenze “un ebetino inconsapevole, un succhiarote della politica, un aspirante dalemino“, proprio Renzi che vorrebbe la “rottamazione” dei vecchi leader del Pd tra i quali, appunto, D’Alema in particolare.
Grillo fa inoltre notare che, secondo Renzi, “Il M5s scenderebbe al 2%, se le cose che dice le dicesse il PD“,ma, per il comico genovese,
“se il Pdmenoelle adottasse il programma del M5s Renzi non sarebbe candidabile. Per due motivi. Il primo è che dovrebbe occuparsi dell’amministrazione di Firenze, carica per cui è stato eletto e viene pagato, e non girare per l’Italia con un camper presidenziale stile Air Force One. Il secondo è che il M5s prevede un massimo di due mandati (la politica non è una professione) e Renzi sarebbe quindi già arrivato a fine corsa”.
. Il comico genovese si chiede inoltre cosa intederebbe fare il sindaco di Firenze dei rimborsi elettorali, che il M5s non vuole, e chi pagherebbe campagna elettorale, convenction e festa di partito. Grillo conclude scrivendo poi ironicamente: “Se si comporta bene valuterò la sua iscrizione come attivista. Si sentirà meglio, si sentirà a casa con un vero programma che farà scendere il pdmenoelle al 2%. Tra una brutta copia e l’originale, sempre meglio l’originale“. Gli attacchi di Grillo hanno suscitato ilarità su internet, ma molti hanno anche accusato il comico genovese di rendere ancora più scadente il livello del dibattito politico, riprendendo il “celodurismo” dei primi anni della Lega. Dal sindaco di Firenze, per ora, non vi sono risposte.
Non è la prima volta, tuttavia, che i due si battibeccano in maniera polemica. All’inizio del mese, Renzi aveva dichiarato: “Beppe Grillo è in crisi di visibilità, e si rende conto che via via che passano i giorni le sue promesse si sciolgono“, aggiungendo poi: “Grillo che si lamenta di un eccesso dei toni nella comunicazione è una contraddizione in termini, visto che ha riempito le piazze di diecimila persone per insultare tutto e tutti” e concludendo che “l’unica soluzione è non rispondergli”. Il comico genovese aveva replicato con una battuta su Twitter: “Hanno bussato alla porta e non c’era nessuno. Era Matteo Renzi”.
Luca Fiorucci