Il Corpo Forestale dello Stato sta eseguendo il sequestro nel corso di queste ore di Green Hill, l’azienda con sede a Montichiari (Brescia), nota per allevare cani beagle che sono poi destinati alla vivisezione. Sono 30 gli agenti della forestale, appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo Investigativo per i Reati in danno agli Animali (NIRDA), impegnati nelle operazioni di ispezione e sequestro della struttura, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brescia.
L’operazione, con grande gioia degli animalisti, sta portando al sequestro di cani di razza beagle, sia cuccioli che adulti, e dell’intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa 5 ettari. Uno dei reati contestati è quello relativo al maltrattamento animale.
Lo stabilimento è da mesi al centro di ferventi polemiche tra animalisti e titolari di Green Hill. Lo scorso 28 aprile un vero e proprio blitz aveva permesso agli ambientalisti di liberare alcuni cuccioli. Erano poi immediatamente seguite delle manifestazioni in tutta Italia per sostenere il disegno di legge che porterebbe alla chiusura definitiva dell’impianto. Nei giorni scorsi la direttrice dell’azienda, Ghislane Rondot, aveva rilasciato un’intervista nella quale cercava di spiegare le sue ragioni declarando comunque il suo amore per gli animali.