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Governo: Montezemolo, no a ‘one man show’, non mi candido a premier

Governo: Montezemolo, no a ‘one man show’, non mi candido a premier

“Non c’è bisogno di un one man show e io non chiedo niente, ho già avuto tanto nella vita. Io non mi candido, voglio solo dare voce alla passione politica, per fare non per ricevere”. Lo dice Luca Cordero di Montezemolo ai microfoni di Radio Anch’io. Su una eventuale corsa a Palazzo Chigi, l’imprenditore aggiunge “alla mia età, mi sento più nelle condizioni di mettermi a disposizione di un progetto piuttosto che fare il protagonista”. La ricetta da mettere in questo nuovo percorso è la stessa adottata in Ferrari: “passione, competenza, capacità di lavorare insieme e di mettere insieme persone di prim’ordine per farle crescere”.  E ancora “innovazione e la capacità di non arrendersi mai per raggiungere gli obiettivi”.

 

 

Tutto questo intende farlo attraverso il suo impegno in Italia Futura. E poi commentando la vicenda Laziogate aggiunge “Lo Stato mi deve dire dove vanno a finire i miei soldi. Che vadano a finire a Belsito o a Batman non mi sta bene e non deve star bene ad alcuno”. Sull’ipotesi Monti bis è chiaro: “Monti va ringraziato”, ma “il Paese ha bisogno di politica. Monti può esser chiamato a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio ma più che la persona è importante l’agenda. Tra poco bisognerà gestire questo Paese e con tutto il rispetto lo dovrà fare la politica e non un governo tecnico”. Insomma l’imprenditore esclude un suo impegno come protagonista in politica ma sembra pronto a fornire il proprio contributo e la propria esperienza. Sulla sua passione per la gestione della cosa pubblica non si hanno dubbi più volte il fondatore di Italia Futura ha  dato indicazioni soprattutto in merito all’agenda economica che avrebbe dovuto avere il Paese.

 

Ora si pronuncia anche in merito alla legge elettorale dichiarandosi “favorevole a un sistema elettorale maggioritario con collegi uninominali” e  auspica una legge che metta un limite al numero di legislature che un parlamentare può fare. “E’ fondamentale restituire agli elettori la facoltà di scegliere i propri rappresentanti senza l’orrore preferenze multiple della prima repubblica. Come nelle aziende dopo un tot di anni è giusto dare spazio ai giovani, serve una legge che limiti il numero di legislature a 2-3”.

 

 

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