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Gli studi dello scienziato indiano sono falsi. Il vino fa veramente bene alla salute?

Gli studi dello scienziato indiano sono falsi. Il vino fa veramente bene alla salute?

Brutto colpo per coloro che da sempre non si fanno mancare un bicchiere di vino rosso a  tavola. Una delle più popolari ricerche sul  resveratrolo, (il principio attivo contenuto nel vino rosso e considerato da sempre un vero e proprio toccasana per l’organismo umano) è una clamorosa frode scientifica.

Difatti,  Dipak Das, direttore del Cardiovascular Research Center dell’Università del Connecticut, che è considerato uno dei massimi fautori  per la commercializzazione dei principi attivi del vino rosso, ha falsificato i dati della ricerca che gli era stata commissionata sui benefici “presunti” del resveratrolo.

E’ stata proprio l’Università del Connecticut che ha scoperto l’enorme magagna. Già da tre anni, infatti, aveva avviato un’inchiesta interna, per delle  insinuazioni riferite agli studi di Das, che secondo alcuni erano “forzati” su esiti che facevano comodo allo scienziato di origine indiane. In pratica, Das forzava i risultati delle ricerche poiché  era in affari con alcune aziende per la commercializzazione dei principi attivi del vino rosso.

Secondo i risultati dell’inchiesta, Das avrebbe alterato i dati delle proprio ricerche sul resveratrolo per ben 145 volte. Dati pubblicati su 11 riviste scientifiche diverse. Inoltre ha falsificato i dati relativi a tre ricerche che prevedevano dei finanziamenti. Grazie ai risvolti di quei lavori scientifici, Daz ottenne sia copertine internazionali, sia finanziamenti federali.

Lo scienziato, non si sa ancora se da solo o con collaboratori, spostava a suo piacimento i riferimenti relativi di specifiche proteine, andando a colmare “lacune proteiche” lì dove serviva. Informato dell’inchiesta, Daz si è dichiarato totalmente estraneo alla vicenda, rinnegando tutto.

L’amministrazione della Connecticut University, però oltre l’inchiesta è andata oltre. Difatti, costretta a restituire gli 890 mila dollari di fondi federali ottenuti dal Governo americano grazie alle dichiarazioni fraudolente di Das, ha fatto sapere che ha già avviato le pratiche per il licenziamento dello scienziato. Inoltre, sta indagando sull’ipotesi che Daz si sia avvalso di complici o collaboratori.

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