Uno studio pubblicato su Science e condotto sul DNA degli orsi ha portato alla scoperta che la nascita degli orsi polari è più antica di quanto si credesse finora. Gli orsi polari si sono infatti “separati” dagli orsi bruni circa 600 mila anni fa – cinque volte prima di quanto gli scienziati pensassero – diventando così una nuova specie.
Lo studio è stato coordinato da Frank Hailer, scienziato dell’Istituto tedesco Seckenberg per le Ricerche sulla Natura.
Questo risultato lascia pensare che l’adattamento al clima freddo da parte degli orsi abbia richiesto un periodo di tempo molto lungo e che gli orsi polari possano avere quindi delle difficoltà ad adeguarsi al ritmo veloce con il quale va avanti il riscaldamento globale.
Finora, gli scienziati avevano studiato soltanto il DNA mitocondriale degli orsi polari, cioè il DNA che si trova all’esterno del nucleo della cellula, nei mitocondri che hanno la funzione di centraline energetiche. Da ciò è stato possibile stabilire che l’orso polare si è evoluto da quello bruno, ma gli scienziati non erano riusciti a capire bene l’arco di tempo nel quale era avvenuta la separazione della specie.
Il materiale genetico, che ha portato alla scoperta, è stato prelevato da 45 orsi – polari e bruni – e ha dunque permesso di stabilire con più precisione l’epoca nella quale le temperature sono rimaste bassissime per molto tempo, in modo da permettere all’orso polare di “nascere”, 600 mila anni fa.
