Iniziamo questo nostro excursus sugli inventori dei giochi partendo da quelli più antichi, come gli scacchi. La storia di questo gioco ha origini dubbie e ancora oggi non si sa con certezza se provenga dall’Africa, dal Medio Oriente oppure dell’Europa. La paternità degli scacchi è stata attribuita a personaggi storici diversi: la tradizione parla di Salomone, di Artù, Alessandro Magno e persino di Adamo.
La cosa certa è che il primo antenato noto degli scacchi è il Chaturanga, nato in India tra I e II secolo d.C. Grazie ai ritrovamenti archeologici, sappiamo che un gioco simile si era diffuso anche a Roma tra i legionari del II-IV secolo e veniva chiamato “gioco dei soldati”. Nel Medioevo, gli scacchi come li conosciamo oggi erano molto in voga, al punto che i nobili li utilizzavano per testare l’abilità degli aspiranti successori.
I pezzi della scacchiera più popolari sono quelli disegnati da Nathaniel Cook, che decise di chiamarli “Staunton”, dal nome dell’organizzatore del Grande Torneo di Londra (1851), il primo internazionale della storia.
Altro gioco intramontabile è senza dubbio il domino, diffusissimo soprattutto a Cuba. Tra le tante storie che girano sulla sua nascita, sembra più accreditata la versione secondo la quale venne inventato da uno statista dell’imperatore cinese Hui Tsung, intorno al 1100.
Inizialmente utilizzato per predire il futuro, dopo essere scomparso per anni, il gioco ricomparve nel XVIII secolo in Italia, precisamente a Venezia.
Dalla roulette al SuperEnalotto
Per un altro tipo di gioco, la roulette, dobbiamo invece spostarci in Francia da Blaise Pascal, inventore anche della calcolatrice e della siringa. Fallendo il tentativo di creare una macchina a moto perpetuo, egli ottenne una ruota girevole quasi priva di attrito: la roulette, appunto. Apparve nei casinò parigini nel 1790, poi divenne popolare a livello europeo grazie ai fratelli francesi François e Louis Blanc, che idearono la ruota con un unico zero.
Tra i giochi più conosciuti nati in Italia, c’è poi la lotteria del SuperEnalotto in concessione a Sisal. L’origine del SuperEnalotto si deve a Rodolfo Molo: fu lui a mettere insieme una squadra di esperti, tra informatici e specialisti della comunicazione, per creare un gioco semplice, aperto a tutti e coinvolgente. Nacque così, nel dicembre del 1997, il SuperEnalotto, ancora oggi considerato il gioco più amato dagli italiani.
I giochi di carte intramontabili
Tra gli innumerevoli giochi di carte esistenti, una versione di nicchia del Ramino, detta Gin Ramino, nasce nella Grande Mela nel 1909 dall’inventiva di Elwod Thomas Baker e di suo figlio. Il nome sarebbe legato all’alcolico preferito di Elwod e le regole sono un mix tra quelle del Ramino classico, del Ramino 500 e della Scala 40, con l’aggiunta di elementi innovativi.
Passiamo ad un gioco più recente, divenuto ormai famosissimo: UNO, nato negli Stati Uniti e creato dal barbiere dell’Ohio Merle Robbins e da alcuni membri della sua famiglia nel 1971. Il gioco ebbe una notevole fortuna, tanto che nel 1992 venne acquistato dalla Mattel.
Se pensiamo al tavolo verde, poi, non possiamo non parlare del poker. I precursori del poker sono davvero tanti, se ripercorriamo a ritroso la sua storia. Alcuni elementi sono presi dallo stesso domino, altri dall’italianissimo Zarro, un gioco di carte dell’epoca del Rinascimento, altri ancora dal gioco persiano As-nas. L’anno della sua nascita è fissato nel 1805 a New Orleans e nella zona del Mississippi.
Anche per il poker abbiamo moltissime versioni, ad esempio quella ideata dai soldati durante la guerra civile nel 1865, detta Five-cards stud, nella quale le carte venivano scoperte direttamente per far sì che il gioco fosse più avvincente. Oppure la versione più famosa del poker nata a Las Vegas nel 1970: stiamo parlando del Texas Hold’em, versione che ha riportato in auge il gioco negli ultimi anni.