Giuliano Amato: "Pensione da 31.000 euro al mese? Non posso ridurmela"

I tagli ai vitalizi e alle pensioni non sono molto graditi dai parlamentari, che ‘stentano’ ad arrivare a fine mese con 2.000 o 4.000 euro al mese. “Un suicidio” secondo Alessandra Mussolini, quello di abbassare i salari e le pensioni di indennità: dello stesso avviso, anche l’Onorevole Maurizio Paniz, il quale ha dichiarato che 3.600 euro sono pochi per campare decentemente. Al coro degli scontenti si aggiunge Giuliano Amato, il quale deve ‘accontentarsi’ solamente di 1.047 euro lordi al giorno. Avete capito bene: il giurista e politico in questione si fa bastare una pensione lorda di ben 32,457 euro al mese. Una somma che un italiano vede, forse, dopo un anno di intenso lavoro. Sappiamo, però, che questi redditi riguardano solo certe tipologie di lavoro.

In un’intervista di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, Amato non rispose alla giornalista, dicendo di non aver ben capito la domanda. La Stampa ha ricordato l’omissione di Amato e, per questo motivo, il politico ha mandato una precisazione al quotidiano di Torino, giustificando il comportamento avuto nella trasmissione della Gruber con queste parole:

Quando, nella trasmissione Otto e Mezzo, mi venne chiesto da Lilli Gruber come rispondevo a chi mi chiedeva di ridurmi la pensione (che al netto comunque è la metà del lordo, il che non sempre è reso chiaro da chi ne scrive), risposi che non capivo la domanda, non per tracotanza, ma per la semplice e banale ragione che sono ormai un privato cittadino e non ho quindi alcun potere ne’ sulla mia, ne’ su altre pensioni.

In realtà, nemmeno questa esplicazione è molto chiara: potrebbe rappresentare una seconda maniera per evitare, una seconda volta, il quesito della giornalista? O potrebbe incarnare il vano tentativo di deviare l’attenzione sulla sua pensione d’oro, parlando della sua trasformazione da politico a semplice cittadino? Anche noi siamo ‘semplici cittadini’, ma quella somma ogni mese non la vediamo…