Più di 40, tra dipendenti dello staff di emergenza e costruttori hanno abbattuto un muro per tirare fuori una giovane donna affetta da obesità patologica fuori dalla sua casa dopo che, essendosi ammalata, per sottoporla ad un trattamento medico, non si è potuto fare altrimenti.
Vigili del fuoco, paramedici e medici assistiti da funzionari e carpentieri sono stati impegnati circa 8 ore nell’operazione per liberare Georgia Davis, 19 anni, dalla sua casa di Aberdare, Galles del Sud. Finestre e parte di una parete sono state rimosse dalla villetta a schiera, prima che Giorgia venisse sollevata da una gru e adagiata su una barella speciale che l’ha poi portata nell’ambulanza in viaggio verso l’ospedale. L’adolescente ha raggiunto una certa notorietà nel 2008 quando, a 15 anni, pesava 209kg. È stata definita, come riportato dal The Sun, la ragazza “più grassa della Gran Bretagna” e presa come emblema del problema dell’obesità giovanile che, ormai, è sempre più dilagante.
Con l’incoraggiamento del suo medico, le è stato offerto un trattamento gratuito presso una sorta di campo di addestramento (ma finalizzato alla perdita del peso) degli Stati Uniti. In nove mesi ha riferito di aver perso 95kg, ma ha ripreso gradualmente i chili persi dopo essere tornata in Galles. Attualmente pesa circa 380 kg. Poco prima che Giorgia si sentisse male, aveva scritto su Facebook di non riuscire ad alzarsi dal letto.
Una dichiarazione congiunta rilasciata dai servizi di ambulanza, dai vigili del fuoco e dalle autorità sanitarie locali asserisce che sono stati chiamati a casa all’ora di pranzo mercoledì e hanno poi deciso che la paziente dovesse essere portata in ospedale. Sono tornati così giovedì mattina, con un team di esperti dei vigili del fuoco e del personale di una società ponteggi per portare fuori la donna. Giorgia, ancora ricoverata in ospedale, ha parlato a lungo in passato del suo peso, dicendo che la sua affezione cronica per il cibo è iniziata quando suo padre morì di enfisema. Lei aveva solo 5 anni. Ha anche paragonato la sua compulsione nel mangiare ad una vera e propria dipendenza da eroina.
“Quando morì, nel cibo trovavo conforto”, ha dichiarato Giorgia a proposito di suo padre. “Quando stavo mangiando mi sentivo meno infelice. Suppongo che così riempivo un vuoto fisico ed emotivo, anche se ero troppo giovane per capire che stavo sbagliando”.