Appuntamento con le elezioni regionali della Sardegna domenica 24 febbraio: si vota in tutti i Comuni della regione, in oltre 1.800 seggi per eleggere il nuovo Presidente della Regione Sardegna e il XVI Consiglio Regionale della Sardegna. Il presidente uscente Francesco Pigliaru del centrosinistra non si è ricandidato.
Le urne restano aperte dalle ore 7 alle ore 22 di domenica 24 febbraio 2019 e lo scrutinio delle schede comincerà lunedì alle 7. Sono 1.470.463 i sardi chiamati alle urne per decidere chi sarà il nuovo presidente fra i sette candidati a presidente della Regione. Verranno eletti anche 60 consiglieri fra 1.440 candidati per un posto in Consiglio regionale. Non è previsto il ballottaggio.
Ecco i nomi degli aspiranti governatori, Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (Progressisti Sardegna), Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi liberi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Vindice Lecis (Sinistra sarda).
Ma come si vota per le elezioni regionali in Sardegna?
Per votare è necessario presentarsi al proprio seggio elettorale con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento.
Al seggio verrà consegnata un’unica scheda di colore verde ed è previsto il voto disgiunto.
Sulla scheda l’elettore potrà esprimere il proprio voto anche per una qualunque delle liste circoscrizionali, anche se non è collegata al Presidente votato.
Si possono esprimere due voti voti di preferenza per i candidati consigliere delle liste circoscrizionali indicando il cognome o il nome e il cognome dei candidati prescelti. Per una doppia preferenza di genere sarà possibile indicare nella scheda due nomi di candidati, un uomo e una donna della stessa lista. Il voto disgiunto prevede che sia possibile votare per una lista e scegliere un candidato presidente di un altro schieramento. Viene eletto presidente il candidato che ottiene la maggioranza dei voti. La sua coalizione ottiene un premio diverso che tende a variare in base ai voti ottenuti. Il premio di maggioranza viene attribuito con un meccanismo che prevede il 60% dei seggi del Consiglio regionale (36 su 60) se il presidente eletto riesce ad ottenere più del 40% dei voti; il 55% dei seggi (33 su 60) se il presidente ha ottenuto tra il 25 e il 40%, ma non è previsto alcun premio di maggioranza se il presidente eletto ha ottenuto meno del 25%.