Mancano meno di due settimane all’importante appuntamento delle elezioni amministrative del 5 giugno, in cui i cittadini di molte città italiane sono chiamati a votare per eleggere sindaci e amministrazioni comunali, e il confronto tra i vari candidati, ormai, è sempre più vivo, soprattutto sul web e sui social network, adoperati sempre di più dai politici stessi per farsi conoscere e per divulgare le proprie proposte, in modo da raggiungere anche un pubblico più vasto. Proprio analizzando i “Big Data“, ossia tutto ciò che viene detto in rete dai, e sui, principali partiti o leader politici, è possibile, ormai, “fiutare l’aria che tira”, ossia captare il consenso che essi hanno, e, proprio come fanno i sondaggi, fare delle previsioni sulle percentuali di voto che potrebbero ottenere alle elezioni. E’ quanto hanno fatto due studi, citati anche dal “Corriere della Sera” e incentrati sulla corsa per il Campidoglio: quello dell‘Accademia della Comunicazione di Milano, nata nel 1988 e diventata una Fondazione nel 2008, e quello di “IsayData”.
Il primo studio ha esaminato centomila fonti web, tra blog, forum e social network, dal 1 aprile al 16 maggio, trovando 62.401 citazioni dei candidati, e vedendo così che la più citata è la candidata di Fratelli d’Italia e Lega Nord Giorgia Meloni, con 9254 menzioni, che è anche la più “social”, dato che il 42,2% di esse viene dai social network. Seguono poi Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle, con 8.508 citazioni, Alfio Marchini, sostenuto anche da Forza Italia, con 7.586, Roberto Giachetti del Pd con 6127, Stefano Fassina di Sinistra Italiana-Sel (le cui liste sono state recentemente riammesse dal Consiglio di Stato dopo l’iniziale esclusione) con 2.902, poi Simone Di Stefano (621), Mario Adinolfi (502), Carlo Rienzi (334), Alfredo Iorio (181) e Alessandro Mustillo (127).
Lo studio di “IsayData” ha invece analizzato, nel periodo compreso tra il 5 e il 17 maggio, 56.500 dati tra social network, quotidiani, blog e forum online: la “grillina” Virginia Raggi, con 13.600 menzioni, guida stavolta la classifica, seguita da Stefano Fassina con 12.100 menzioni, poi da Alfio Marchini (10.900 menzioni), da Giorgia Meloni (10.200) e, solo per ultimo, Roberto Giachetti, del Pd, con 9.770 menzioni. Un dato interessante è, proprio l’aumento, o la diminuzione, di tali citazioni, dato che, nel caso di Fassina, inizialmente meno considerato dai media, a causa della vicenda dell’esclusione, e poi, della riammissione delle sue liste viene menzionato addirittura l’889,6% in più. Twitter risulta essere il canale di gran lunga più usato, e Giorgia Meloni, con 5 tweet e 9 post su Facebook al giorno, la candidata più “social”, mentre Giachetti è quello che più risponde ai suoi “fans” su Facebook, con 7,7 risposte al giorno.
Lo studio di “IsayData” ha però considerato anche il “sentiment” legato ai candidati, ossia se essi sono citati in positivo, in negativo o in maniera neutra: da esso si evince che la maggior parte delle menzioni sono generalmente “neutre”, mentre Marchini è quello che ha guadagnato la più alta percentuale di “sentiment” positivo (25,6%) e anche la più bassa di “sentiment” negativo (23%), e Fassina risulta quello meno apprezzato, con un “sentiment” positivo del 10,6% e uno negativo del 29,4%. Abbastanza simili fra di loro, invece, i valori degli altri candidati Giachetti, Raggi e Meloni. Il candidato del Pd è quello che, nel periodo preso in esame, ha fatto registrare il maggiore aumento di fan su Facebook (+ 18,69%), mentre la Raggi quella che ha visto crescere di più i suoi followers su Twitter (+ 9,55%).
Analisi condotta con il servizio IsayData