Una “buona e generosa” mamma di New York ha donato un rene per salvare la vita del suo capo, che per tutta risposta l’ha poi licenziata mandandola letteralmente su tutte le furie, secondo quanto si apprende da una nuova esplosiva denuncia. “Ho deciso di donare un rene al mio capo e lei ha preso il mio cuore” ha dichiarato Debbie Stevens, 47 anni, madre divorziata di due figli. “Mi sento molto tradita. Questa è stata un’esperienza molto dolorosa e orribile per me. Lei ha accettato il mio dono, ma evidentemente non ha apprezzato questo gesto se ha deciso di mandarmi via”.
Nella denuncia depositata venerdì alla Commissione dei diritti umani, Debbie ha dichiarato di essere stata licenziata da Jackie Brucia, 61 anni, la boss miliardaria di Atlantic Automotive Group (AAG), che gestisce diverse concessionarie di auto nuove. Stevens ha dichiarato di conoscere Brucia, una dei controllori della società West Islip, mentre stava lavorando duramente come operaia clericale per l’impresa dal gennaio del 2009.
Stevens poi lasciato la società nel giugno del 2010 per trasferirsi in Florida. Ma quando tornò a Long Island per una visita a settembre, passò in ufficio da Brucia, la quale le parlò dei suoi problemi di salute e della sua necessità di avere un trapianto. Le disse che era stato individuato un possibile donatore, un amico di famiglia. Ma siccome Debbie è una persona estremamente generosa, secondo quanto si evince dalla denuncia, si sarebbe subito proposta lei stessa per donare un rene qualora ce ne fosse stato bisogno. Poco dopo, la donna ha deciso di tornare a Long Island chiedendo a Brucia se potesse essere riassunta. E così riottenne il suo vecchio impiego nella società, sebbene solo per qualche settimana. Dopo due mesi Brucia convocò la donna per chiederle se la sua offerta di donazione del rene fosse vera dal momento che il donatore designato era venuto meno. Tuttavia, il rene sinistro di Debbie non era perfetto per la donna, ma le fu concesso di donarlo ugualmente in modo che la lista d’attesa per Brucia potesse muoversi.
“Il mio rene è finito in Missouri e lei ne ha avuto uno da San Francisco” ha dichiarato la donna. I problemi per Stevens sono cominciati dopo l’intervento, la donna ha accusato dolori ma nonostante ciò è stata costretta da Brucia a tornare a lavoro, mentre invece il suo capo restava in convalescenza. “Perché non sei a lavoro? Gli altri penseranno che hai un trattamento speciale” le diceva il capo. I giorni successivi si sono rivelati un inferno per la Stevens la quale, dopo essersi rivolta ad un avvocato per il trattamento ricevuto in ufficio, riceve una lettera di licenziamento. Il passo successivo è stato far causa alla donna e alla compagnia presso la quale Stevens lavorava. Al momento nessuna della due parti ha rilasciato dichiarazioni.