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Critica il governo Berlusconi su Facebook, indagato per vilipendio

Critica il governo Berlusconi su Facebook, indagato per vilipendio

Non sopportate Berlusconi, i suoi ministri, i parlamentari di destra e sinistra e l’intera classe politica? Benissimo, liberi di farlo. Ma prima di scatenarvi nelle critiche – anche se fatte con creatività e umorismo, e anche se utilizzate Facebook – pensateci più di una volta, perché rischiate grosso.

Vincenzo Lo Zito è un maresciallo della Croce Rossa. E’ molto noto in rete. Tiene un blog e scrive spesso sui social network. In qualche post se l’è presa con Silvio Berlusconi, altre volte con l’ex ministro della giustizia Angelino Alfano o con il ministro della difesa Ignazio La Russa e così via.

Il sostituto procuratore Francesco Minisci ha iscritto Lo Zito nel registro il 7 luglio scorso e il 21 ha trasmesso il fascicolo alla Giunta della Camera per chiedere l’autorizzazione a procedere. Va verificato se esistano o meno i presupposti per continuare ad indagare sul maresciallo, oppure se l’accusa non ha motivo d’essere.

Nel documento inviato all’organo del parlamento, il pubblico ministero Minisci elenca gli indizi dell’eventuale reato. “Lo Zito Vincenzo, mediante un proprio blog su internet e diversi interventi sul social network Facebook, pubblicamente vilipendeva la Repubblica, il Parlamento, il Governo e i suoi membri”. Il maresciallo della Croce rossa ha scritto frasi come: “Il ministro La Russa ci manda a scopare per strada a Napoli”; “il caro Silvio non poteva scegliere conduzione migliore al Pdl, baciamo le mani Angelino”, ecc. Possono, messaggi simili, fare rischiare l’incriminazione vilipendio? La libertà di opinione, nel nostro paese, sta sempre peggio…

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