Sale a 11 il numero delle persone morte a causa del naufragio della nave da crociera Costa Concordia. I corpi senza vita di 5 persone sono stati individuati dai sommozzatori della Guardia Costiera a bordo del relitto. Si tratta di 4 uomini e una donna di età compresa tra i 50 e i 60 anni. I cadaveri sono stati trovati nella parte di poppa sommersa e tutti e 5 indossavano il giubbotto salvagente. Un tedesco è stato invece rintracciato in Germania, facendo scendere così a 22 il numero delle persone disperse.
Nel frattempo il comandante Francesco Schettino, al centro dell’attenzione mediatica da giorni e oggi soprattutto per la pubblicazione delle telefonate intervenute tra lo stesso e la capitaneria di porto dopo il naufragio del Concordia, torna a casa. Il Gip Valeria Montesarchio ha infatti disposto per il comandante gli arresti domiciliari, non riscontrando il pericolo di fuga, e dunque non convalidando il fermo disposto sabato scorso dalla Procura di Grosseto. Nell’udienza dinanzi al Gip il comandante è apparso stanco ma sereno, convinto di aver fatto quanto in suo potere per salvare le persone a bordo del Concordia. Tuttavia, proprio le telefonate intercorse con il comandante De Falco della capitaneria di porto sembrerebbero aggravare la sua posizione.
Il legale di Schettino, l‘avvocato Leporotti, ha confermato che il suo cliente è stato oggi sottoposto ad alcuni test tossicologici su capelli e urine per verificare se il comandante abbia assunto stupefacenti la tragica notte.