La compagnia di navigazione Costa Crociere ha scaricato la responsabilità del naufragio del Concordia addosso a Francesco Schettino, comandante della nave e in stato di fermo disposto a suo carico con le accuse di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono di nave. Il comandante sarebbe reo di non aver gestito l’emergenza secondo le procedure della società “che sono in linea e, in alcuni casi vanno oltre, gli standard internazionali”. Come dichiarato dal presidente e amministratore delegato di Costa Crociere Pierluigi Foschi: ”L’azienda, parte lesa, fornirà assistenza legale al comandante, ma abbiamo il dovere di riconoscere i fatti e tutelare tutti i dipendenti dell’azienda”. “Il certificato di sicurezza era stato rinnovato a novembre. Allora il comando della nave era ricoperto da Schettino e da Manrico Giampetroni che eroicamente si è impegnato nel salvataggio. Da questi controlli non emerse nessuna osservazione…le nostre sono navi ultrasicure, quello che è accaduto è eccezionale e imprevedibile” ha aggiunto Foschi.
Foschi ha altresì dichiarato che deve essere valutato il comportamento del comandante Schettino durante l’incidente, senza dare giudizi ma in attesa dell’indagine finale della magistratura. ‘‘Tutte le navi di Costa Crociere sono dotate di allarmi, la rotta si imposta su un computer e il computer la mantiene grazie a dispositivi satellitari. Se la nave per qualunque ragione esce dalla rotta, vi sono allarmi visivi e uditivi. La rotta di Costa Concordia era stata impostata correttamente alla partenza da Civitavecchia. Il fatto che la nave sia uscita da questa rotta e’ dovuto soltanto a una manovra non autorizzata e di cui la compagnia non era a conoscenza” ha ribadito il numero 1 di Costa Crociere. Per quanto riguarda invece la discussa manovra dell’inchino, Foschi ha riferito:”Passiamo oltre cento volte all’anno considerando tutta la nostra flotta in quel tratto del Tirreno. L’unica volta che la societa’ e’ stata messa al corrente di un transito davanti all’Isola del Giglio e’ stata la notte tra il 9 e il 10 agosto 2011 per la festa di San Lorenzo. Questa visita all’Isola del Giglio era stata comunicata e approvata dalle locali capitanerie, e la citta’ ne era in attesa. Costa Crociere aveva approvato questo transito dopo avere visitato e approvato la rotta che la nave avrebbe tenuto per avvicinarsi all’Isola del Giglio in tutta sicurezza”.
Si guarda anche e comuque già al futuro. Sicuramente questa tragedia, secondo Foschi, ”avrà certamente un impatto sull’industria mondiale delle Crociere e ancora di più sulla nostra società, ma non credo che lascerà un segno permanente. Lascerà un segno ma non avrà conseguenze di lungo termine. La vacanza sulle navi è sicura”. In ultimo il presidente conclude: “Al momento non possiamo valutare se la perdita è totale o se la nave può essere rimessa in esercizio”.
Di seguito il video della conferenza stampa di Foschi, che esprime anche il suo cordoglio per le vittime del naufragio: