Da mesi Kim Jong Il non si faceva vedere in pubblico, per questo diverse volte era stato dato per morto, ma la notizia veniva sempre prontamente smentita. Questa volta invece è ufficiale, ad annunciare alla nazione che il “Caro Leader” si è spento all’età di 69 anni per un arresto cardiaco è stata alle 4 di stamattina, ora italiana, un’ annunciatrice della televisione che in lacrime ha dato la notizia . La morte è avvenuta sabato alle 8e30 del mattino mentre il dittatore coreano era in viaggio in treno. Sfiancato dalla stanchezza fisica dicono i comunicati ufficiali dopo l’ictus che lo aveva colpito tre anni fa.
Sarebbero già stati fissati i funerali solenni che dovrebbero tenersi nella capitale il 28 dicembre prossimo, a differenza di quanto avvenuto per il suo predecessore , il padre Kim Il Sung morto nel 1994 che fu celebrato solo molti mesi dopo la sua morte.
Il potere a questo punto passa nella mani del delfino Kim Jong Un, il terzo genito del “Caro Leader” che non ha ancora compiuto 30 anni, era già stato da tempo designato per la successione.
Salito al potere nel 1994, dopo la morte del padre Kim Il Sung che aveva governato il paese dal 1948, per 17 anni il leader nordcoreano aveva portato avanti una politica estera basata sull’isolamento internazionale.
Molto tesi in particolare i rapporti con la Corea del Sud, dal momento della sua elezione difatti si era impegnato a smantellare il suo programma nucleare, ma nel 2002 il “Grande Leader” rigettò gli accordi affermando che la Corea si sarebbe dotata di armi nucleari. Nell’ottobre del 2006 annunciò il primo test nucleare sotterraneo.
La Corea del Sud ha deciso questa mattina lo stato di massima allerta delle forze armate ed ha convocato d’urgenza il Consiglio di Sicurezza Nazionale. Riunione di emergenza per il governo giapponese. Anche la Casa Bianca è molto preoccupata per gli scenari che ora si aprono, infatti sta monitorando la situazione per paura che la morte del leader nordcoreano possa amplificare le tensioni presenti nella penisola coreana.