Sono terminate oggi le consultazioni di tutti i leader politici al Quirinale, ma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto sapere che deciderà domani a chi affidare l’incarico: “Devo riordinare gli appunti e le idee per vedere quali decisioni prendere” ha affermato lui stesso. Il segretario del Pd Pierluigi Bersani, l’ultimo a salire al Colle, ha poi spiegato ai giornalisti: “Abbiamo consegnato al presidente della Repubblica le nostre riflessioni che partono da quello che sentiamo venire dal Paese: è un esigenza di governo e di cambiamento. Questi due termini sono inscindibili”. Bersani ha ammesso che la strada non è semplice, quindi, ha aggiunto, “ci affidiamo a Napolitano“.
Il presidente del Senato Pietro Grasso, rispondendo alle domande dei giornalisti su un suo possibile mandato esplorativo come premier, ha dichiarato: “Per l’Italia sono pronto a tutto“, per poi precisare: “Un servitore dello Stato non può che essere sempre disponibile, ma questa disponibilità non sia fraintesa come aspirazione diversa da quella di dare tutto l’apporto possibile al Paese in qualità di presidente del Senato“. Pochi minuti dopo, però, il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo ha chiuso la porta a questo scenario, scrivendo sul suo blog: “Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari “foglie di fico” come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma“.
La giornata era iniziata proprio con il Movimento 5 Stelle: Grillo era arrivato al Quirinale poco dopo le nove del mattino, su un auto nera, vestito con abito scuro e cravatta d’ordinanza, senza l'”ideologo” Gianroberto Casaleggio, ma solo con i capigruppo di Camera e Senato. La capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, ha dichiarato ai giornalisti, dopo l’incontro con Napolitano: “Siamo il primo partito per numero di voti e per questo chiediamo ufficialmente un incarico di governo“. Il deputato del Pd Davide Zoggia ha voluto ribattere a questa affermazione per precisare: “Il partito che ha preso più voti in Italia e all’estero, sia alla Camera che al Senato, è il Partito Democratico“.
Polemiche anche per una frase del capogruppo al Senato del M5S, Vito Crimi, che, riferendosi all’incontro tra Grillo e Napolitano e al soprannome di “Morfeo” usato dall’ex comico verso il Capo dello Stato, aveva detto ironicamente: “Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio“. Crimi ha poi chiesto scusa, chiamando anche il Quirinale per un chiarimento. Dal centrodestra, invece, Silvio Berlusconi ha ribadito la disponibilità ad un governo di coalizione “che intervenga immediatamente su misure di economia”, perchè, ha spiegato, “Vi sono tre forze di pari entità, una di queste non è disponibile a una collaborazione con le altre, restano in campo il Pdl e il Pd, a cui incombe la responsabilità di dare un governo al paese”.