Il macedone di 28 anni fermato lunedì perché sospettato dell’omicidio dei due coniugi anziani di Montelupone, in provincia di Macerata, ha confessato il delitto. L’uomo sarebbe riuscito a entrare e fattosi aprire la porta avrebbe ucciso la coppia di anziani per rubare dei gioielli. I carabinieri hanno trovato anche degli abiti intrisi del sangue delle vittime di cui il macedone stava cercando di sbarazzarsi. Inizialmente, l’uomo aveva accusato del delitto il magrebino, che però si è sempre dichiarato innocente. L’interrogatorio è andato avanti tutta la notte. Alla fine, la confessione: il macedone ha detto di aver commesso l’omicidio da solo.
Sarebbe stata la traccia di un pneumatico ad aiutare i carabinieri a trovare i presunti responsabili del terribile agguato ai due anziani. Seguendola, i militari avrebbero individuato un casolare, abitato, dove sarebbero stati trovati indumenti sporchi di sangue, calzature anch’esse sporche di sangue e un’arma compatibile con quella utilizzata per il delitto. Paolo Marconi, 83 anni, e Ada Cerquetti, 73, sono stati accoltellati nel loro casolare di contrada Fonte Ianni, nella prima mattina di domenica. A ritrovare i corpi, intorno alle 10, era stata una delle due figlie dei coniugi, arrivata nel casolare per accompagnarli a messa. I vicini di casa della coppia assassinata avevano raccontato che alle 4 del mattino di domenica si erano svegliati perché qualcuno bussava alla loro porta chiedendo di entrare con la scusa di avvertirli che “in giro c’erano dei ladri”.
Probabilmente ad essere assalito per primo è stato l’uomo. La moglie si sarebbe nel frattempo barricata in cantina fermando la porta con un bastone, ma l’assassino l’avrebbero scardinata uccidendo anche lei. Quindi, sarebbe salito al piano superiore per cercare denaro o altro da rubare, e avrebbe appiccato un incendio tentando di cancellare le tracce del passaggio. “Un’efferatezza inaudita, mai vista da queste parti” ha commentato Giuseppe Ripani, sindaco di Montelupone.
