Normalmente i docenti sono soliti lamentarsi per l’eccessiva vivacità di una classe che può portate al disturbo della quiete durante le lezioni, con conseguenti ammonizioni o provvedimenti disciplinari nei confronti dei giovani studenti. Eppure, può accadere anche il contrario. Ovvero, che una classe sia così tranquilla da sfociare nell’apatia. E questo quel che è accaduto al Liceo Scientifico Filippo Lussana di Bergamo dove ad una classe di 24 studenti (quasi tutte studentesse in verità) della seconda è stato dato un avvertimento davvero esemplare alla consegna dei voti del primo quadrimestre.
I professori hanno dunque punito i quindicenni con un provvedimento dal sapore decisamente provocatorio, più che rappresentante un effettivo giudizio. A detta del preside della scuola ci sarebbe “un’eccessiva inerzia intellettuale degli studenti”, tale da sfociare in una vera e propria apatia. Il risultato è stato un bell’8 in condotta. Lo strano provvedimento, inizialmente accolto con stupore sia dai ragazzi che dai loro genitori, sembra però che abbia sortito effetti positivi trasformando la classe da totalmente priva di interesse alle lezioni e con poca partecipazione alle sollecitazioni dei professori, ad una in cui si torna finalmente a parlare e interagire anche con gli stessi docenti. “Non c’è stato alcun intento punitivo. Oggi l’otto in condotta non è più una valutazione negativa, ma fa media con i voti di rendimento nelle varie materie: un otto è quindi ampiamente sufficiente per essere promossi” ha dichiarato il preside.