In tempi di crisi si fa quel che si può e torna anche di moda qualcosa che da molto tempo in qua è caduto in disuso. Parliamo del baratto. Siamo a Nuragus, piccolo paesino in provincia di Cagliari dove, non riuscendo a trovare in alcun modo gli 8 mila euro necessari per pagare il concerto degli Istelantes, si è ben pensato di ricorrere ad un equo scambio. Prestazione musicale in cambio di pecore. In questo modo la band musicale di Nuoro riceverà in compenso per l’esibizione 4 mila euro in contanti ed il resto del compenso sarà invece costituito da 15 pecore di razza sarda, superselezionate.
Il gruppo degli Istelantes si esibirà il 6 luglio per la festa di Sant’Anna, ma il concerto rischiava di saltare per mancanza di fondi. Per ovviare a quella che si preannunciava dunque come una spiacevole eventualità, si è pensato a questa originale forma di pagamento, ovvero il baratto. Sebbene, in realtà, sia molto più antico il baratto che non il pagamento in denaro. Come hanno spiegato a l’Unione Sarda gli ideatori dell’accordo hanno pensato al baratto in modo che “in tempi di crisi si possa lanciare un messaggio ottimistico: ripartire da ciò che abbiamo, dalla nostra ricchezza”.