Sembra una storia di mezzo secolo fa, oppure di un paese culturalmente lontano. E invece tutto è avvenuto nella “civilissima” Italia. A Caserta, una professoressa della scuola media Pietro Giannone ha penalizzato una bambina in quanto nera. La ragazzina si era lamentata perché il suo elaborato di geografia era molto simile a quello di una compagna di classe. Solo che lei aveva preso un 7, mentre l’altra un 9. “Ma tu non sei come gli altri, sei nera”: questa l’affermazione choc fatta dall’insegnante.
Quando Luisa (nome di fantasia) torna a casa, racconta tutto alla mamma, la quale decide di chiedere spiegazioni al dirigente scolastico, Maria Bianco. La preside si reca in classe per verificare se i fatti corrispondono alla realtà e i bambini confermano tutto. La prof di Geografia ha detto a Luisa: “Sei nera, sei diversa”. Da quando l’episodio è avvenuto, l’insegnante non si è più recata in classe, ufficialmente per malattia. Nessun provvedimento disciplinare è ancora stato adottato.
Il sito del Corriere della Sera scrive che la donna, che ha poco più di 40 anni, ha già avuto problemi di relazione con diverse classi. Se prima insegnava anche Italiano e Storia, ora le è rimasta solo Geografia. Anche se, visto l’insulto razzista verso la bambina, sembra la signora meno adatta per questa disciplina.
Quanto a Luisa, dopo qualche giorno di assenza è tornata a scuola. I compagni e gli insegnanti la descrivono come una delle più brave della classe. Ci vorrà poco a trasformare quel 7 in 9.
AGGIORNAMENTI: Voto basso alla bambina perché nera, il dirigente: “Sono esterrefatto, caso gravissimo”.