Il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio e Cavaliere di III classe dell’Ordine di Radonez ritiene che per favorire lo sviluppo e la crescita economica bisognerebbe investire sui figli dei rom, scolarizzandoli. Anche sul modo di evitare di mettere a rischio l’integrazione, il ministro non sembra avere affatto dubbi. Dare ai rom una casa, “perché la vita in una casa favorisce l’integrazione e il superamento della provvisorietà. I campi sono da superare, bisogna garantire a tutti condizioni degne di un paese civile” ha riferito Riccardi.
La proposta è alquanto bizzarra se pensiamo che le case degli italiani saranno tassate dalla nuova imposta, l’IMU, introdotta dal Governo Monti, per cui il popolo italiano farà davvero enormi sacrifici per garantire un tetto ai propri figli, mentre siffatta proposta darebbe ai rom delle case “gentilmente” offerte dallo Stato. Proposta scioccante quella del ministro e che lascerà esterrefatti milioni di italiani per i quali avere una casa propria è ancora un miraggio, pensando, invece, il ministro ai 130.000 rom stanziati in Italia provvisoriamente, dando forse anche a loro il cosiddetto “rimpatrio assistito”, una cospicua somma di denaro offerta per agevolare il rientro a casa. Stranieri in patria forse? Si, ma noi italiani nel Belpaese.