Per 12 anni Joanna Jones, donna non vedente di 34 anni, ha volato in Irlanda insieme al suo cane guida Orla, senza mai alcun tipo di inconveniente. Tuttavia, la donna è rimasta profondamente delusa quando la compagnia aerea domenica ha rifiutato di imbarcare il suo amato cane a bordo dell’aereo. La donna stava per rientrare a Belfast. Il viaggio di andata, compiuto con un’altra compagnia aerea, non aveva dato alcun tipo di problema e il cane labrador era stato regolarmente imbarcato insieme alla donna. Ma all’aeroporto di Gatwick, per tornare a casa, il personale della compagnia easyJet ha negato il permesso per l’imbarco sull’aereo alla ragazza, poichè il suo cane guida non aveva il passaporto, ma indossava comunque la pettorina ufficiale. “Ero frustrata e arrabbiata, ed è per questo ho mandato un tweet dicendo in linea a tutti cosa mi stava succedendo. Mia madre era con me, per fortuna. Sarei stata bloccata senza di lei. Su Twitter, poi, sono stata travolta da migliaia di messaggi” ha dichiarato Joanna.
Come dichiarato al Daily Mirror, la donna ha poi aggiunto: “Sono stata vittima di discriminazione nel corso della mia vita, ma mai a questo livello. Non avevo il passaporto del cane, ma era un volo interno ed era chiaro che Orla fosse un cane guida: non gli ho mai tolto la tradizionale pettorina”. La notizia ha suscitato notevole clamore e la compagnia aerea è prontamente intervenuta per chiedere scusa: “Siamo mortificati. In ogni caso, i regolamenti richiedono che il cane sia accompagnato da una documentazione che certifichi il suo ruolo” ha fatto sapere la compagnia. easyJet ha infatti dichiarato che “a cani ed aiutanti sarà consentito viaggiare solo se il passeggero è in possesso di un documento ufficiale fornito da un organismo riconosciuto di addestramento del cane di assistenza, teso ad attestare che il cane è un cane perfettamente addestrato o è sotto il controllo di un allenatore. Il cane deve inoltre indossare un giubbotto di identificazione o di cablaggio”.
Molti definirebbero questo caso un eccesso di burocrazia, quando invece in altri casi avviene il contrario, soprattutto se si parla di privilegiati: basti pensare al caso di Antonio Rusconi, a cui è bastato esibire il tesserino di parlamentare per portare con sé in aereo una bottiglia di champagne.