E’ stato arrestato stamattina per associazione per delinquere di stampo mafioso e reati in materia di tutela della salute pubblica Giuseppe Mandara, titolare del gruppo caseario omonimo, che si occupa della produzione e commercializzazione nazionale e internazionale di mozzarella Dop.
L’operazione “Bufalo”, coordinata dalla procura di Napoli ed eseguita dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli e dal Noe dei Carabinieri, ha portato a 13 provvedimenti cautelari, di cui alcuni in carcere e altri ai domiciliari, e a una serie di sequestri nel casertano e nel napoletano per un valore di oltre 100 milioni di euro.
Il reato contestato a Giuseppe Mandara e ad alcuni suoi collaboratori è associazione per delinquere di stampo camorristico, cui va ad aggiungersi l’accusa di reati nell’ambito della tutela della salute pubblica. Gli inquirenti contestano infatti al titolare del noto marchio caseario di aver costituito la società “Mandara” nel 1983 con fondi provenienti da investitori legati alla camorra, ma anche di aver messo in atto una truffa ai danni dei consumatori riguardo prodotti caseari non dop ma distribuiti e venduti come tali. Di questo ramo dell’indagine si sono occupati in particolare i Carabinieri del Noe di Napoli, per la produzione di provoloni normali spacciati come “provoloni del Monaco”, prodotto dop che richiede ingredienti di alta qualità e una particolare lavorazione.
Le indagini della Dia invece si sono concentrate sulla collusione di Giuseppe Mandara, rivelata da diversi collaboratori di giustizia, con la cosca dei La Torre, vicina al clan dei Casalesi.
E’ stato sequestrato l’intero patrimonio della società Mandara, compreso il punto vendita di Mondragone, sito accanto allo stabilimento caseario, che distribuisce circa duecento quintali di mozzarella di bufala al giorno in Italia e all’estero, giungendo anche negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda, Giappone e Russia. Risultano esclusi dal provvedimento soltanto i punti vendita in franchising, presenti in tutto il territorio nazionale.