Prosegue la ricerca dei resti di Monna Lisa Gherardini, la modella della Gioconda di Leonardo Da Vinci, nobildonna di Firenze. Martedì mattina, infatti, è stata aperta la tomba multipla presente nell’ex convento di Sant’Orsola – a Firenze – e sono stati riesumati due scheletri, che sembrerebbero appartenere a due donne; a riferirlo è Silvano Vinceti, presidente del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Culturali e Artistici, nonché direttore della ricerca degli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana.
Una delle due salme rinvenute sembra essere intera, mentre l’altra è incompleta; entrambe, ad ogni modo, si trovano all’interno della stessa tomba, cioè nei sotterranei dell’ex convento di Sant’Orsola, proprio accanto all’altare francescano del ‘400 che è stato trovato lo scorso luglio. Secondo gli studiosi, infatti, sarebbe qui che dovrebbe essere stata sepolta, nel 1542, Monna Lisa Gherardini; per questo motivo, i ricercatori stanno studiando i resti di queste due salme, per cercare di capire se uno dei due possa essere proprio quello della famosa Gioconda visto che entrambe le salme sono state sepolte vicino all’altare realizzato proprio nell’epoca in cui visse la nobildonna.
Le ricerche, comunque, non sono destinate a fermarsi: Vinceti ha annunciato che, nel frattempo, nuovi scavi sono iniziati in un’altra zona dell’ex convento e che, per la prossima settimana, arriverà dall’Università britannica di Huddersfield – vicino Manchester – Stefano Vanin, entomologo che cercherà di dare nuove informazioni sulla datazione delle salme rinvenute studiando i resti degli insetti che sono stati trovati nella terra delle sepolture. Entro il mese di novembre, tutte le ossa che sono state rinvenute fino a questo momento verranno spedite a Ravenna, per essere analizzate e datate attraverso alcuni esami specifici.
Proprio nei giorni scorsi, a Ginevra, è stata rinvenuta una Gioconda forse risalente a ben 10 anni prima della famosa tela che si trova custodita al Louvre di Parigi, in Francia.