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Breivik: “Volevo uccidere tutti e decapitare l’ex premier”

Breivik: “Volevo uccidere tutti e decapitare l’ex premier”

Il processo al terrorista norvegese Anders Behring Breivik, giunto oggi al suo quarto giorno di udienza, continua a svelare dettagli inquietanti su quella che è stata la strage compiuta dal fanatico estremista di destra. Sull’isola di Utoya, Breivik non solo avrebbe voluto uccidere i 69 giovani laburisti morti effettivamente a causa dell’attentato organizzato dal terrorista, ma avrebbe anche voluto catturare e decapitare l’ex Premier norvegese, ospite del meeting laburista. “L’obiettivo era uccidere tutti” ha dichiarato Breivik alla Corte.

Il piano organizzato dal 33enne folle Breivik prevedeva dunque di catturare l’ex premier norvegese Gro Harlem Brundtland per poi decapitarla e riprendere la scena, pubblicando il video su internet. Sull’isola c’erano 569 persone, ma la donna non era più presente sull’isola, avendo terminato il suo intervento. Il consigliere dell’ex Premier, Jon Moerland ha fatto sapere che la donna non vuole commentare le dichiarazioni fatte da Breivik al processo. Inoltre, l’estremista norvegese ha riferito anche che era nelle sue intenzioni uccidere il leader dell’ala giovanile del partito laburista , Eskil Pedersen, definito il “bersaglio numero due”.

Il terrorista ha anche ammesso di aver fatto esplodere una bomba, dichiarando altresì che: “Le autorità ci hanno impedito di usare esplosivi. È facile premere un pulsante…molto, molto più difficile fare qualcosa di così barbaro con una sparatoria”.

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