Restano gravissime le condizioni del bambino di 18 mesi ricoverato due giorni fa all’Ospedale dei bambini di Palermo per overdose di cocaina, con varie ecchimosi e bruciature sulle manine. Sul corpo del piccolo sono state riscontrate lesioni addominali compatibili con calci e pugni che hanno provocato un versamento addominale molto esteso. L’ultimo bollettino medico parla chiaro: ‘‘Le sue condizioni sono ancora gravissime e la prognosi è ancora riservata”, sebbene i medici sembrino ottimisti. Come ha dichiarato il direttore sanitario Giorgio Trizzino: “Il bambino è in condizioni stabili anche se la prognosi resta riservata. Ma risponde agli stimoli dolorosi. Adesso stiamo valutando la situazioni dei parametri di transaminasi che sembra si stiano riducendo”. Giancarlo Coffaro, responsabile della Rianimazione pediatrica dell‘Ospedale dei Bambini spiega: ”Stiamo monitorando i parametri epatici del piccolo. Siamo ottimisti, anche se la prognosi resta riservata. Ma pensiamo di poterlo salvare”.
Tutti ormai si prendono cura del piccolo, dalle infermiere alle mamme degli altri bambini ricoverati. Il bambino è, infatti, diventato una sorta di mascotte del reparto e anche di quelli vicini. Il piccolo, tra l’altro, è stato affidato, dal Tribunale dei Minori, proprio a Giorgio Trizzino, che ha dichiarato con una certa emozione: ”Ne ho complessivamente 4 affidati dal Tribunale di minori, ma non ho mai visto nulla di simile, un caso così assurdo non mi era mai successo. E’ figlio di tutti noi”. La prognosi verrà sciolta domani.
Domani sarà interrogata dinanzi al Gip, la madre del bambino, una tossicomane di 25 anni, che sostiene che il bambino sia caduto dal seggiolone. ”Nulla di più inverosimile: i bambini che cadono dal seggiolone si presentano al pronto soccorso con un trauma cranico o eventuali fratture, ma certamente non hanno lesioni addominali così estese” ha dichiarato Trizzino. Denunciato invece a piede libero il compagno della donna, un uomo di 28 anni che però non è il padre del piccolo in overdose. E’ stato proprio l’uomo a raccontare che il piccolo avrebbe ingerito la droga da lui lasciata accidentalmente sul tavolo, dopo aver fatto “due strisciate” ed essersi “completamente stordito”. Per quanto riguarda invece le ferite e le bruciature sulla mani, mamma e compagno sono concordi nel dire sarebbero state procurate al piccolo dal fratellino più grande, ipotesi a cui gli inquirenti assolutamente non credono.