Bersani: “Troveremo l’accordo, il governo è saldo”

Commentando ai microfoni di Agorà la dichiarazione del segretario della Lega, Roberto Maroni, secondo il quale “il governo non mangia il panettone perché non arriva a Natale”, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha risposto ironicamente: “Il governo della Lombardia o dell’Italia? No, quello di Monti arriva, arriva. Troveremo l’accordo sul Ddl stabilità. Discutiamo, diremo la nostra, ma alla fine non è certo in dubbio la stabilità del governo”.

D’altronde il monito arriva direttamente dal premier Mario Monti, come a dire che sia ora che poi la strada da seguire sembra quella tracciata dai tecnici per evitare di trovarsi di nuovo a un passo dal baratro. “Qualunque governo ci sia, sarà un governo che dovrà come gli altri muoversi all’interno delle regole e delle politiche decise nell’ambito dell’Unione Europea e che impegnano governi di qualunque colore e qualunque Paese. Quindi, please relax”. Il Presidente del Consiglio, spegne dunque il fuoco che si era acceso nel dibattito sulla Legge di Stabilità e smorza anche le polemiche sul futuro.

Si resta in attesa dell’incontro del professore proprio con il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che non ha fatto mistero delle perplessità nate da un testo che “non agevolerebbe i contribuenti” ma appare altrettanto  convinto di riuscire  a trovare un accordo con il premier e il suo esecutivo.  Questo mentre piovono critiche sul testo anche dal Pdl. Il segretario azzurro Angelino Alfano si è detto “fortemente critico” nei confronti di quelle misure che vanno a ledere il ceto medio. In tal senso anche l’onorevole Anna Maria Bernini si è espressa nella puntata di ieri di Ballarò non mancando di rilevare però gli aspetti positivi della normativa, primo fra tutti il premio alla produttività.

Convinto che chi verrà dovrà porsi in linea con l’esperienza Monti è il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha rimarcato un punto: “Non si butta via così un anno di sacrifici”: i mercati non capirebbero un’improvvisa sterzata nel campo della disciplina finanziaria e l’Europa potrebbe confermare “i soliti luoghi comuni” sull’Italia superficiale e spendacciona. Dall’Aja il Presidente ha rassicurato sul fatto che l’Italia terrà dritta la barra dell’austerity e “sosterrà il peso del suo debito pubblico”.