Curiosa la vicenda che vede protagonista l‘ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che non paga la bolletta della luce. L’ex Premier è dunque uno scroccone? Sembrerebbe di si a quanto affermato dal sindaco di Arcore Rosalba Colombo che, a dirla tutta, appartiene al Pd. Il conto per l’illuminazione privata di Via San Martino che costeggia la residenza privata ad Arcore di Berlusconi finisce così sulla scrivania del sindaco, mettendo fine ad una vicenda che dura circa da 3 decenni. La strada fu dotata di 2 lampioni per una fornitura elettrica di circa 120 euro l’anno, sborsati sempre dal Comune e mai da Berlusconi stesso.
A scoprire l’inghippo è stato l’ufficio tecnico del Comune che in nome di una politica di risparmio energetico ha deciso di mappare i pali della luce. La giunta di sinistra vuole sostituire le vecchie lampadine con dei nuovi led a basso consumo energetico. La strada è stata elettrificata verso la fine degli anni’70 porta dritto a quelle che un tempo erano le cascine della residenza appartenuta ai Casati Stampa, e oggi ospitano il personale di servizio.
Per quanto riguarda gli arretrati che ammontano a circa 2 mila euro, il Comune ritiene che non ci sia nulla da fare e che gli errori siano stati delle amministrazioni precedenti che hanno saldato il conto al posto di Berlusconi, al quale dunque adesso nulla è imputabile. “Non chiederemo di saldare il debito. Si tratta di duemila euro che piuttosto dovremmo chiedere ai miei predecessori, visto che l’errore è loro” ha dichiarato il sindaco Colombo. Resta solo da regolarizzare la situazione, e così due giorni fa il sindaco ha inviato una lettera in cui chiede a Berlusconi di procedere a una formale voltura per sistemare la faccenda una volta per tutte. Siamo sicuri che per l’ex Premier non sarà certo un problema pagare l’ultima fornitura energetica di “appena2 120 euro. Gli è andata bene anche stavolta, è proprio il caso di dirlo.