Dopo alcuni mesi di incertezza nel Pdl, arriva quindi la notizia che in parte già ci si aspettava: Silvio Berlusconi non si candiderà più a premier, e il nuovo candidato sarà scelto col metodo delle primarie, che si svolgeranno a dicembre, forse il 16 dicembre. L’ex premier ha affermato:
“Per amore dell’Italia si possono fare pazzie e cose saggie. Diciotto anni fa sono entrato in campo, una follia non priva di saggezza: ora preferisco fare un passo indietro per le stesse ragioni d’amore che mi spinsero a muovermi allora. Non ripresenterò la mia candidatura a premier ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol”.
Berlusconi ha quindi fatto sapere che il suo successore sarà scelto entro dicembre con elezioni primarie aperte nel Pdl, per le quali lui aveva suggerito la data del 16 dicembre. Proprio l’annuncio delle primarie, con l’indicazione perfino di una possibile data, lascerebbero intendere che questa volta il Cavaliere fa sul serio. Berlusconi traccia dunque un bilancio della sua storia politica, e si affida poi ad Angelino Alfano affinchè quanto iniziato diciotto anni fa non venga minacciato da un possibile ritorno della sinistra al governo: “Sta al Popolo della Libertà, al segretario Angelino Alfano, e a una generazione giovane che riproduca il miracolo del 1994, dare una seria e impegnativa battaglia per fermare questa deriva” ha affermato.
Il Cavaliere ha inoltre voluto riconoscere i meriti del premier Monti, dicendo: “Sono stati commessi errori, alcuni riparabili a partire dalle correzioni alla legge di stabilità e ad alcune misure fiscali sbagliate, ma la direzione riformatrice e liberale è stata sostanzialmente chiara”. All’annuncio di Berlusconi di voler indire le primarie ha risposto poco dopo Daniela Santanchè, dicendo: “Mi candiderò assolutamente”. Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che da tempo chiedeva un passo indietro dell’ex premier, “La dichiarazione di Berlusconi è il gesto di generosità e di apertura al futuro che tutti ci aspettavamo.” Per Giorgia Meloni, “Questa è una vittoria per il Popolo della Libertà che ha bisogno di rimettere le scelte nelle mani degli italiani. Un bisogno che Berlusconi ha capito prima degli altri. Ripartire con lo spirito del 1994 significa questo.”
Secondo il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri, la scelta di tenere le primarie a dicembre “E’ una decisione generosa, aperta al futuro, che mobilita e rilancia il popolo del centrodestra“. Dall’opposizione, infine, anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha definito la scelta delle primarie “una buona notizia, abbiamo indicato una strada… è giusto che anche gli elettori del centrodestra scelgano il candidato premier” ha affermato.