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Berlusconi indagato a Napoli per corruzione

Berlusconi indagato a Napoli per corruzione

L’ex Premier Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Napoli. Il Cavaliere sarebbe colpevole del reato di corruzione e finanziamento illecito, relativamente alla compravendita di alcuni senatori nel 2006. L’inchiesta, condotta da un pool di magistrati della sezione che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione e della Direzione distrettuale antimafia, si riferisce alla erogazione di somme di denaro, che ammonterebbero in totale a circa 3 milioni di euro, al senatore Sergio De Gregorio, per il suo passaggio dall’Idv al Pdl. In concorso con Berlusconi sono indagati anche Sergio De Gregorio e Valter Lavitola.

Il pool è composto da Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock e dai pubblici ministeri della Dda Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio. In mattinata sono stati notificati gli avvisi di garanzia agli indagati. La prima persona a parlare con i magistrati della Procura di Napoli è stato il commercialista di De Gregorio, Andrea Vetromile, ascoltato il 29 febbraio 2012 come persona informata dei fatti. Disse Vetromile: “Fu Lavitola che accreditò De Gregorio presso Berlusconi. De Gregorio è socialista come Lavitola. Una volta eletto passò nelle fila del centrodestra, fu proprio Lavitola, forte dei suoi rapporti personali con Berlusconi che concretizzò questo accordo…voglio precisare che l’accordo venne lautamente remunerato”.

Il 25 aprile scorso, invece, fu proprio Lavitola a parlare del rapporto tra il Cavaliere e De Gregorio, in vista di quella che fu la sfiducia al Governo Berlusconi e che portò a quello tecnico di Monti.

Allora, appena fu eletto senatore, appena lo collocarono nella Commissione Difesa. Era uscito sui giornali che gran parte, diciamo così, delle Forze Armate erano contrarie a questa cosa, ed io lo dico con estrema franchezza non ricordo se io chiamai De Gregorio o De Gregorio chiamò me… ma De Gregorio nel frattempo che è uno intraprendente, che mica aspettava me per fare le cose, si era già messo in contatto con alcuni del gruppo di Forza Italia, dell’epoca, e precisamente, non perché ora è morto, pace all’anima sua, e quindi non può dirlo, con il senatore Comincioli, Romano Comincioli, se non sbaglio, il quale era uno dei fedelissimi del Presidente.

Nel frattempo, anche la procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo nel registro generale delle notizie di reato iscrivendo come indagato Silvio Berlusconi. Il reato del Cavaliere consisterebbe nella violazione dell’articolo 96 del Testo Unico delle Leggi Elettorali, quello cioè riguardante il voto di scambio. L’inchiesta è partita dopo l’esposto di una cittadina che aveva ricevuto la famosa lettera berlusconiana sulla restituzione dell’IMU.

 

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