È durata solo pochi giorni la tregua per il rialzo del prezzo della benzina. Sulla scia del rialzo delle quotazioni internazionali sono difatti aumentati sia il prezzo della benzina che quello del diesel. I dati sono stati forniti dai consueti dossier fatti da Staffetta Quotidiana e da quotidianoenergia.it.
Per la benzina nessuna compagnia stamani al listino presentava un prezzo inferiore a 1.8 euro al litro, ed anche per la diesel, solo la Esso presentava un prezzo inferiore al 1.75 euro. L’ennesimo rincaro record è dovuto al rilevante rialzo dei prezzi della benzina sui mercati internazionali.
Difatti la benzina è arrivata a costare 632 euro per mille litri, cioè 0,632 euro al litro. Quotazione record se solo si fa riferimento al luglio del 2008, quando nonostante la crisi dei mutui subprime, toccava i 576 euro, in pratica il 10% in meno.
Il sesto rincaro del mese di febbraio ha portato quindi un aumento di 0.6 centesimi al litro sia per la verde che per il diesel, con punte massime di 1.809 euro per la prima, e 1.752 euro per la secondo, ovviamente sempre al litro.
In particolare, in alcune zone d’Italia, soprattutto quelle del centro, visto le addizionali regionali, le quotazioni hanno addirittura superato la quota di 1.9, arrivando a raggiungere il tetto massimo di 1.905.
Per la verde invece al Sud, stiamo poco sotto 1.78. Con il rialzo delle quotazioni internazionali anche i prezzi degli impianti no-logo sono rincaricati.
Per un’analisi dettagliata dei prezzi praticati lungo tutto lo stivale, il prezzo medio praticato della benzina va quindi dall’1.803 euro al litro proposto da Eni, all’1.809 di Q8 e Tamoil. Per i no-logo si arriva a 1.750. Per il diesel invece si passa dall’1.739 euro di IP, all’1.747 presentato da Q8. Qui invece per i no-logo ci fermiamo a 1.652. Per il Gpl invece la forbice è compresa tra lo 0.792 euro al litro di Shell, e lo 0.806 esibito da Q8.
Quindi gli ennesimi rincari che ormai ci stanno indirizzando sempre più verso l’abbattimento della soglia record dei 2 euro al litro.