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Bagnasco visita il prete accusato di pedofilia in carcere

Bagnasco visita il prete accusato di pedofilia in carcere

La posizione della chiesa cattolica è stata ritenuta da molti troppo blanda e comprensiva nei confronti dei suoi preti accusati di pedofilia, in quanto troppo spesso si è atteso la conclusione di polverose indagini interne o si è tentato di preservare il buon nome della chiesa piuttosto che provvedere alla tutela dei minori interessati ed a portare i colpevoli nelle mani della giustizia. Un’ambiguità che stona profondamente con le dure condanne che il Vaticano proclama nei suoi comunicati sull’argomento, ma che poi si perdono in mille orpelli e demagogia nei casi specifici.

La santa sede deve mantenere ovviamente un giusto equilibrio fra il trattamento umano che merita un accusato, che potrebbe risultare innocente e la tutela dei minori interessati, i quali, per la natura stessa del mestiere di sacerdote, finiscono con l’essere consegnati impreparati a persone di cui le famiglie stesse si fidano per principio.

Uno dei tanti casi è avvenuto in Italia e precisamente a Genova, dove è tutt’ora detenuto don Riccardo Seppia, il quale è accusato di tentata violenza sessuale su minore, offerta di droga a minorenni e detenzione di materiale pedopornografico. Accuse pesanti, che sembrerebbero inchiodare il religioso, ma che, secondo le famiglie dei ragazzi sotto la sua egida almeno, non hanno spinto la curia ad intervenire con decisione adeguata contro don Seppia.

Il portavoce della curia ha oggi rilasciato una dichiarazione breve e stringata: “il cardinal Bagnasco ha incontrato don Seppia nella cappella del carcere di Sanremo per un colloquio personale”, tuttavia non è stato spiegato il motivo di tale colloquio, se riguardi la strategia difensiva del sacerdote o semplicemente sia uno scambio di istruzioni che l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei vuole impartire al suo sottoposto.

I reati imputati a don Seppia risalirebbero al maggio scorso e sarebbero venuti alla luce per la denuncia di uno dei ragazzi, che ha fatto allertare i carabinieri, che a loro volta hanno poi arrestato il sacerdote e trovato il materiale pedopornografico durante una perquisizione. L’offerta di droga a minorenni emergerebbe dalle testimonianza poi raccolte dai militari durante il corso delle indagini nella parrocchia.

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