Tornano i tutor sulle autostrade italiane proprio in occasione dell’inizio dell’esodo estivo: tre mesi e mezzo fa i mezzi di controllo della velocità media erano stati sospesi dopo che la Corte d’Appello di Roma aveva spento i sistemi dando ragione all’azienda di Greve in Chianti, che reclamava la proprietà dell’idea originaria che era stata ripresa da Autostrade.
La modalità resta sostanzialmente la stessa, ma il nuovo sistema di controllo elettronico si chiama SICVe-PM, ed già a disposizione della polizia stradale.
I nuovi tutor saranno inizialmente riaccesi nelle tratte più trafficate dell’autostrada: saranno 22 le tratte interessate anche se poi se ne aggiungeranno altre.
Ecco le tratte interessate:
Reggio Emilia-Campegine e la Campegine-Parma;
Albisola-Celle Ligure e Celle Ligure-Albisola;
Valle del Rubicone-Cesena;
Faenza-Forlì; Cesena-Valle del Rubicone e Valle del Rubicone-Rimini nord; Firenzuola-Badia e Badia-Fiorenzuola;
All. Dir. Roma nord-Ponzano Romano; P
onzano Romano-Magliano Sabina;
Magliano Sabina-Orte; San Vittore-Cassino;
Cassino-Pontecorvo; Colleferro-Valmontone;
All. Dir. Roma sud-Colleferro;
San Vittore-Caianello; Baiano-Avellino ovest;
Avellino ovest-Baiano; Sarno-Palma Campania; Allacciamento A1/A30-Nola.
I nuovi tutor porteranno diverse novità: elevatissima affidabilità che sarà addirittura superiore al 99%, individuazione dei veicoli in infrazione: anche il nuovo sistema verrà gestito da un sistema di seconda generazione e regolato a livello centrale, da un cervellone romano.
Di fatto si parla di sperimentazione perché le postazioni restano sempre le stesse anche se cambia il software.
I sistemi di rilevamento della velocità di seconda generazione invece di basarsi sul riconoscimento automatico delle targhe mettono a confronto le immagini dei veicoli, determinandone la reciproca verosimiglianza.
Riporta in una nota la scheda tecnica dell’azienda che ha brevettato il nuovo sistema.