Il giorno “x” sarà giovedì prossimo 10 maggio a Roma. Nel quarto Bike Work Day organizzato dai ciclomobilisti, duecento romani in barba al traffico che quotidianamente affligge la Capitale, andranno a lavoro e torneranno a casa in bicicletta. L’idea nata oltre oceano a San Francisco è stata fatta propria da qualche anno anche a Roma dove di fatto il gran numero di auto in movimento e la scarsa manutenzione delle piste ciclabili, rappresenta uno dei maggiori problemi della città. I partecipanti si daranno appuntamento in una serie di meeting point tra le 7.30 e le 8.50 e un’energizer station verrà allestita tra via Cristoforo Colombo e via Laurentina per una colazione a base di succhi di frutta e cornetti.
“Visto il successo delle scorse edizioni ci aspettiamo una grande adesione”.Spiega Francesca impiegata e mamma:“Abbiamo realizzato volantini e materiale per pubblicizzare l’iniziativa e vi chiediamo di stamparlo e consegnarlo di persona, affiggere una copia nella bacheca aziendale e negli spazi consentiti. Insomma convincere parenti, amici, colleghi, vicini di casa. Mai in luoghi dove è vietata l’affissione. Per informazioni contattaci all’indirizzo e-mail [email protected] o sul sito ciclomobilisti.it. La partecipazione è gratuita ed autogestita, si tratta di convincere più persone possibile a recarsi al lavoro (a scuola, a fare la spesa, al centro anziani ecc.) in bicicletta, possibilmente indossando un gilet giallo (di quelli che si tengono in auto) ed un casco. Se invierete le vostre foto scattate quel giorno le pubblicheremo”.
Intanto il Comune di Roma si sta dando da fare. Dopo l’approvazione del piano quadro per la ciclabilità è stato presentato in Campidoglio un ordine del giorno a firma del consigliere Fabrizio Sartori che invita: “a valutare l’opportunità di dare in gestione, tramite appositi bandi, le piste ciclabili ad associazioni e cooperative, al fine di contenerne i costi di manutenzione e favorire la creazione di punti di ristoro, stand riservati al rilascio di informazioni turistiche, punti di ausilio agli utenti per la manutenzione della bicicletta in caso di guasto o malfunzionamento e servizi igienici, incrementando in questo modo la fruibilità delle stesse”. Ora sarà il sindaco Gianni Alemanno a decidere se questa apertura ai privati consentirà di aumentare la qualità delle piste ciclabili romane.