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Immaginate un futuro – nemmeno tanto lontano – in cui la vendita della vostra vecchia auto con guida semi-automatica vi ha fruttato un bel gruzzolo per comprare finalmente l’ultima arrivata sul mercato, l’auto che si guida da sola mentre voi schiacciate tranquilli un pisolino sul sedile nuovo di zecca riscaldato e massaggiante. Dopo un brusco risveglio vi trovate coinvolti in un incidente: di chi è la colpa? E se prestaste la macchina a vostro figlio di 9 anni, che cosa potrebbe succedere?

Di questo e di altri scenari futuri, in cui i robot saranno sempre più presenti nelle nostre vite, si è parlato a Bruxelles in occasione della presentazione delle linee guida di un vero e proprio “codice robotico”. Anche se non ci pensiamo, le macchine che sostituiscono l’uomo nello svolgimento di ogni genere di compito sono intorno a noi, dagli ospedali alle fabbriche, e il progredire della tecnologia li rende di anno in anno più complessi e “intelligenti”. Per questo motivo le università di Tilburg, Reading, Berlino e Monaco, guidate dalla Scuola Superiore Sant’Anna, si sono impegnate nel progetto chiamato “RoboLaw”, il quale delinea quali saranno le principali aree tematiche che l’Unione Europea dovrà affrontare a causa del diffondersi dei sistemi robotici.

Come previsto dai grandi scrittori di fantascienza, Asimov su tutti, bisognerà prima o poi decidere che ruolo avranno i robot nella nostra società, nel caso ovviamente si arrivi alla tanto agognata intelligenza artificiale. Questo risultato è ancora lontano, ma sono già in cantiere ad esempio macchine capaci di aiutare le persone anziane nella vita quotidiana: in caso di danni o malfunzionamenti, è fondamentale che vi sia una chiara attribuzione della responsabilità, così come nel caso delle future auto a guida autonoma. L’importante è che le vittime siano sempre tutelate, ma anche che le aziende non vengano scoraggiate a produrre e investire nella ricerca.

Un altro tema molto importante è quello della privacy, per cui il documento presentato a Bruxelles propone di creare dispositivi in cui sia integrata la protezione dei dati personali. Un argomento che tocca chiunque già oggi, con il diffondersi di dispositivi connessi che utilizziamo in ogni momento della giornata. Le questioni aperte sul tavolo restano tante, e il potenziale volume d’affari generato dal business dei robot è enorme: meglio cominciare da oggi a pensare al futuro!

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  1. Pingback: Jay

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